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Ecco i dialetti e i principali modi di dire nelle Marche
Ancona, 29 gennaio 2025 - A chiedersi da dove derivi la mancata unione linguistica della regione Marche, non si può che ricorrere all’origine della diversità del dialetto, o meglio dei tanti dialetti che identificano le diverse province, tra le quali non è possibile delimitare aree linguistiche. Molto spesso infatti, passando da una zona all’altra della stessa provincia si registra una gradualità (più o meno accentuata) di differenze fonetiche, sintattiche e lessicali.
A voler fare un’analisi linguistica, si dovrebbe ricordare che i dialetti marchigiani appartengono a tre diversi sistemi: settentrionali (derivanti dal gallo-italico) della provincia di Pesaro Urbino, centrali (derivanti dall'italiano mediano) della provincia di Ancona (e alto maceratese) e i meridionali delle province di Fermo e Ascoli Piceno (comprensivi del basso maceratese). A questi si aggiungono zone di difficile classificazione idiomatica. Da qui deriva la varietà dei tanti e diversi dialetti della regione Marche, che rappresentano un valore aggiunto nella varietà linguistica marchigiana. Le varie espressioni idiomatiche infatti, si espandono nel tempo e nello spazio conferendo ai diversi luoghi di appartenenza, dal nord al sud della regione, un’identità storica radicata nelle tradizioni e usanze locali.