Ancona, 12 agosto 2024 – È in partenza la nuova campagna di prevenzione contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs) nei bambini, responsabile di severe infezioni delle basse vie aeree come bronchioliti e polmoniti.
Le Marche partono dall’autunno e lo fanno con un nuovo anticorpo monoclonale per neonati e bambini nella loro prima stagione di circolazione del virus. La somministrazione potrà essere effettuata dai pediatri di libera scelta o nei centri vaccinali.
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Qual è il nuovo anticorpo monoclonale
Il via libera è stato dato dalla giunta regionale: il nuovo anticorpo monoclonale che sarà somministrato nelle Marche è il Nirsevimab, approvato nei mesi scorsi dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema). L'adesione sarà su base volontaria. L'anticorpo monoclonale ha protezione dimostrata per almeno 5 mesi, quindi un periodo corrispondente alla stagione di rischio autunnale-invernale, ed è utilizzabile quindi in singola somministrazione. Il presidio ha dimostrato di essere sicuro e di poter ridurre dell'80% le infezioni respiratorie da Vrs che richiedono assistenza medica, e del 77% le infezioni respiratorie da Vrs che richiedono ospedalizzazione. Dei bambini ospedalizzati, circa il 20% ha necessità di ricovero in reparti di terapia intensiva mentre circa il 70% dei bambini che hanno avuto bronchiolite da Vrs va incontro a broncospasmo ricorrente negli anni successivi e quasi il 50% sviluppa asma bronchiale.
Somministrazione: fascia d’età dei bimbi
L'anticorpo monoclonale può essere somministrato direttamente in ospedale ai bambini nati nel periodo ottobre 2024-marzo 2025, prima della dimissione dal reparto di maternità, mentre i bambini nati nel periodo precedente (aprile-settembre 2024) possono essere immunizzati dai pediatri o dai servizi vaccinali.
Cos’è il virus respiratorio sinciziale: sintomi
Si tratta di un virus che provoca tosse, starnuti, febbre, naso che cola, respiro sibilante. Nei bimbi piccoli e nei neonati, però, può essere pericoloso e provocare anche diminuzione dell’appetito, alterazioni nel ritmo respiratorio, apnea (nei neonati); oppure respirazione rapida, difficoltà di deglutizione e sepsi (sotto i 5 anni).
"Trattandosi di un virus che può dare origine a infezioni pericolose, specie nei bambini più piccoli, abbiamo ritenuto importante avviare questa campagna di prevenzione – dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – attualmente non vi sono terapie specifiche per la cura delle infezioni gravi da virus respiratorio sinciziale".
Bambini ricoverati nelle Marche
Nelle Marche nel 2023 sono stati ricoverati 360 bambini per bronchiolite acuta nella fascia d'età 0-1 anno con un incremento di ben 106 casi rispetto al 2022 e nel primo semestre 2024 i casi rilevati sono quasi uguali a quelli di tutto lo scorso anno (322).