Ancona, 29 maggio 2021 - "Il problema esiste e andrebbe risolto a carattere nazionale dal Governo Draghi, oppure attraverso la Conferenza delle regioni. Ma qualora questi meccanismi non si attivassero, allora anche il nostro ente regionale potrebbe entrare in campo direttamente e fare qualcosa di concreto". Massimiliano Polacco, direttore di ‘Confcommercio Marche centrali’ che segue anche la federazione alberghiera non la manda a dire sul caso del rischio di perdere clienti nelle località di villeggiatura di regione e provincia, perché diversi potenziali turisti si stanno vedendo fissare la data del richiamo della profilassi in pieno periodo estivo. E così, specie tra i quarantenni, c’è chi ha già perfino deciso di rinunciare al primo siero proprio per evitare di avere la seconda inoculazione calendarizzata in periodo di ferie, ma anche qualcun altro alle prese con l’amletica decisione se cancellare o meno la villeggiatura per onorare il vaccino-bis.
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Polacco, partiamo proprio dall’accavallarsi tra profilassi e vacanze: come si esce da questo inghippo? "Credo che sia giusto, anzi doveroso, far scendere in campo il Governo per affrontare una questione che riguarda non solo una realtà a vocazione turistica come le Marche ma tutto il territorio nazionale. Intanto c’è chi ha già iniziato ad attivarsi in proprio come nel caso dell’accordo bilaterale tra Piemonte e Liguria per l’effettuazione dei vaccini nelle località di villeggiatura. Se proprio si deve ricorrere a queste soluzioni di fronte alla latitanza del Governo, allora si attivi anche la nostra Regione con accordi con altre realtà, in modo da avere un hub vaccinale turistico".
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A proposito di turismo, ormai siamo agli albori della nuova stagione: ci sono altre difficoltà da affrontare in era Covid?
"A livello locale va decisamente risolta la questione legata alla possibilità di avere quanto prima alberghi ‘Covid free’. Abbiamo scritto all’assessore Saltamartini affinché si acceleri sulle vaccinazioni per gli operatori delle varie strutture, in modo, appunto, da immunizzare tutto il personale che opera al pubblico e comunque all’interno degli stessi locali. Da parte nostra c’è grande attenzione alla sicurezza, ma serve lo scudo dei vaccini per considerarsi a pieno titolo ‘No Covid’ e dare ancora maggiore sicurezza alla nostra clientela".
Poi c’è la questione green pass: un problema o un’opportunità? "Potrebbe anche essere un’opportunità, ma pure sotto questo profilo purtroppo notiamo come si stia agendo in modo poco coordinato e senza reali certezze. Secondo gli ultimi aggiornamenti ci è stato riferito che il green pass entrerà in funzione il 21 giugno, ma altri competitor importanti del settore come la Spagna e la Grecia hanno già questo provvedimento in vigore. Bisogna essere rapidi ed efficaci, perché il green pass è molto importante sul fronte dell’incoming da Paesi stranieri e può servire pure per lo spostamento tra regioni italiane qualora in alcune aree dovessero di nuovo inasprirsi le misure restrittive".