LORENZO PASTUGLIA
LORENZO PASTUGLIA
Cronaca

Traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale e corruzione: 8 indagati

L'operazione dei carabinieri forestali delle province di Ancona, Ascoli e Macerata: nei guai otto persone e quattro società, compreso un funzionario della Regione Marche. I militari hanno sequestrato oltre 223 mila euro, tre centrali biogas e un allevamento di bovini

Il sequestro dei carabinieri di una centrale biogas all'interno dell'indagine sul traffico illecito di rifiuti

Il sequestro dei carabinieri di una centrale biogas all'interno dell'indagine sul traffico illecito di rifiuti

Ancona, 20 marzo 2025 — I carabinieri forestali delle province di Ancona, Ascoli e Macerata hanno sequestrato nelle passate ore tre impianti per la produzione di biogas, un allevamento di bovini e beni dal valore complessivo di 223mila 200 euro.

inquinamento sul fiume Esino
L'inquinamento sul fiume Esino

Le indagini, dirette dalla Dda di Ancona e condotte dal Nipaaf dorico con il supporto Nucleo Forestali di Arcevia, hanno portato alla denuncia di sette persone residenti nelle stesse provincie marchigiane, oltre a Treviso e Roma, in qualità di proprietari, amministratori e consulenti tecnici degli impianti di produzione di biogas e dell’allevamento di bovini, accusati di aver gestito abusivamente, in soli quattro mesi, oltre 3.800 tonnellate di liquami e digestato, con gravi conseguenze per l’ambiente.

prelievo acque
Il prelievo delle acque

I rifiuti, costituiti principalmente da liquame bovino e residui della produzione di biogas, sarebbero stati sversati in torrenti affluenti del fiume Esino, causando la morte della fauna ittica per anossia e contaminando le acque potabili utilizzate in alcune aree rurali della regione. Tra gli indagati c’è anche un funzionario della Regione Marche, accusato di corruzione per aver favorito la conversione illegittima di un impianto da biogas a biometano in cambio di denaro. Il responsabile legale di uno degli impianti sequestrati avrebbe infatti promesso una somma di denaro per ottenere un’autorizzazione non conforme alla normativa ambientale vigente.

campionamento acque
Il campionamento delle acque

L’indagine ha inoltre rivelato che l’allevamento sequestrato ospitava circa 500 bovini, a fronte di un’autorizzazione per soli 300 capi. Gli animali erano costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie precarie, a causa dell’enorme accumulo di letame non smaltito e dell’assenza di adeguate misure di gestione dei rifiuti organici.

I gestori avrebbero smaltito illegalmente i liquami miscelandoli a digestato o scaricandoli in vasche dismesse per poi disperderli nei campi tramite pompe meccaniche, aumentando così l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere.

I carabinieri hanno inoltre effettuato perquisizioni presso le sedi legali delle società coinvolte, tre delle quali si trovano nella provincia di Macerata e una in quella di Ancona. È stata inoltre perquisita un’azienda in provincia di Ascoli, di proprietà di un consulente tecnico che avrebbe fornito assistenza operativa agli impianti sequestrati.

Le Autorità hanno avviato accertamenti sulla qualità dell’acqua nella vallata, dove dal 2013 era stato registrato un aumento preoccupante dei livelli di nitrati. Le analisi condotte dall’Arpam di Ancona hanno rilevato una contaminazione crescente in un pozzo situato vicino ai corsi d’acqua inquinati, che ha portato alla dichiarazione di non potabilità.

L’operazione, supportata anche dal Nucleo carabinieri Elicotteri di Pescara, rappresenta un duro colpo alle attività illecite che minacciano l’ambiente e la salute pubblica. Nel frattempo le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e il coinvolgimento di altre figure nel traffico illecito di rifiuti e nella gestione irregolare degli impianti produttivi.