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Terremoto Marche, Acquaroli ha chiesto lo stato di emergenza

Il governatore ha inviato la richiesta dopo la prima fase della ricognizione dei danni, il sindaco di Pesaro: "Era ora". Il sisma è ancora in corso

Ancona, 21 novembre 2022 - Dopo oltre 10 giorni dall'inizio del terremoto che continua a far tremare le Marche, stamattina il governatore Francesco Acquaroli ha inviato la richiesta dello stato di emergenza per il sisma ancora in corso. Una mossa caldeggiata da molti, tra cui il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che su Facebook ha postato un video appello (GUARDA) al presidente della Regione.

Come anticipato durante il Consiglio regionale lo scorso giovedì, appena terminata una prima ricognizione si è proceduto a inviare la richiesta: il presidente nel suo intervento aveva spiegato come lo stato di emergenza debba essere suffragato da dati precisi e dettagliati per poter così rappresentare lo stato della situazione a seguito delle scosse. 

Francesco Acquaroli, governatore delle Marche
Francesco Acquaroli, governatore delle Marche

"Era ora. Bene che il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli abbia chiesto lo stato d'emergenza. Ora lavoriamo insieme per ottenere le risorse per i tanti danno subiti dagli immobili pubblici e privati", dichiara  il sindaco Ricci.

La fase di ricognizione

La prima fase della ricognizione si è completata lo scorso fine settimana e così, questa mattina, si è proceduto ad inviare la richiesta al ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci e al capo dipartimento nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio. Gli edifici inagibili, solo tra Ancona e Pesaro, sono 55.

Terremoto, Acquaroli sui danni

"Le verifiche dei danni sono ancora in corso e i Comuni le stanno facendo pervenire - ha dichiarato Acquaroli - In questi giorni continuano ad arrivare le segnalazioni dai territori, anche a seguito del susseguirsi delle scosse che potrebbero ampliare gli effetti dei danneggiamenti segnalati già nelle prime ore. Man mano che le verifiche procedono sui territori si contano nuovi danni al patrimonio edilizio privato, pubblico e storico-culturale, alle strutture ed infrastrutture pubbliche, segnalati da molti Comuni in tutte le aree maggiormente colpite. Non appena sarà disponibile, trasmetteremo la ricognizione completa dei danneggiamenti e la documentazione più di dettaglio".

La scossa più forte nella costa dal 1930

Nella lettera trasmessa a Roma, Acquaroli evidenzia come l'andamento del sisma, ancora in corso, stia determinando "conseguenze e ripercussioni sul territorio tali da dover richiedere risorse e poteri straordinari" previsti per gli stati di emergenza. "L'evento sismico registrato intorno alle 7 di mattina del 09 novembre 2022 - viene ricordato - ha raggiunto una magnitudo di 5.7: è la scossa più forte mai registrata nella costa settentrionale marchigiana da quella del 1930. L'epicentro del terremoto è stato localizzato al largo della costa delle Marche settentrionali, nella zona del Mar Adriatico davanti a Pesaro e Fano".

Lo sciame sismico è ancora in atto

Il governatore ha illustrato la sequenza sismica che si sta registrando, evidenziando come lo sciame sismico sia ancora in atto: "Nella mattinata del 20 novembre è stata registrata una scossa di magnitudo 4,3. Nell'immediatezza dell'evento il Sistema regionale di protezione civile si è prontamente attivato, la Sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile ha avviato immediatamente il necessario raccordo operativo con le componenti territoriali e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile".