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Terremoto oggi nelle Marche, crepe sui muri della scuola: protestano i genitori

E' successo a Montemarciano (Ancona): gli adulti si sono fermati sulla scalinata senza far entrare i figli. Una protesta simbolica per chiedere sicurezza

Ancona, 14 novembre 2022 - Prosegue imperterrito lo sciame di scosse di terremoto che sta colpendo le Marche da mercoledì 9 novembre scorso. Ci sono nuove famiglie evacuate a Pesaro e solo Ad Ancona sono 102 le persone senza casa. E, intanto, la terra non accenna, purtroppo a fermarsi: questa mattina all'alba, alle 6,33, un terremoto di magnitudo 2.6 è stato localizzato in mare dagli strumenti dell'Ingv, al largo della costa marchigiana e pesarese. Il sisma è stato segnalato a una profondità di 8 chilometri. Alle 12,07 nuova replica con magnitudo 2.5, con epicentro sempre in mare ma in un tratto spostato verso Ancona. E ancora: alle 15,19, questa volta nel mare della costa pesarese con magnitudo 2.7.

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Intanto, ad Ancona, sono appunto 102 le persone che hanno dovuto lasciare le loro case perché dichiarate inagibili o comunque danneggiate dalle scosse. Inoltre, 480 sudenti (tra scuole medie e dell'infanzia) andranno in sedi scolastiche alternative e riprenderanno le lezioni da giovedì (qui la lista degli istituti inagibili che restano ancora chiusi). Oggi i vigili del fuoco sono alle scuole medie Podesti per recuperare materiale informatico e didattico che devono essere traslocati negli istituti temporanei che accoglieranno gli studenti per molti mesi. Sempre i vigili del fuoco sono impegnati, oltre che nelle verifiche di stabilità, anche nel recupero di beni ed effetti personali dalle abitazioni dichiarate inagibili.

Crepe sui muri della scuola, la protesta dei genitori

Sempre nell'Anconetano, protesta questa mattina all'ingresso del plesso scolastico di via Marotti a Montemarciano. Alcuni genitori, preoccupati per le vistose crepe conseguenti alle scosse di terremoto degli ultimi giorni, si sono fermati sulla scalinata di accesso della scuola secondaria di primo grado "C. Falcinelli" senza far entrare i figli in classe. Una protesta simbolica per chiedere sicurezza. Nell'edificio, risalente ai primi del '900, con le scosse sismiche si sono formate delle crepe visibili anche dalla strada facendo crescere la preoccupazione dei genitori per la stabilità dell'immobile, che ospita due scuole - medie ed elementari - per circa 200 ragazzi.

Il Comune le aveva chiuse poi sospeso le lezioni per permettere le verifiche da parte dei tecnici comunali. Una ditta incaricata ha chiuso le fessure e il sindaco Damiano Bartozzi ha disposto la ripresa delle lezioni oggi per la secondaria di primo grado e mercoledì 16 novembre per la primaria. Gli alunni non sono però entrati in classe nonostante le rassicurazioni. Insorge il Movimento 5 Stelle: "San Giuliano non ha insegnato nulla?". Il Comune è al al lavoro anche per trasferire studenti e uffici amministrativi in altre sedi, mentre ha affidato l'incarico per una indagine sulla vulnerabilità sismica dell'edificio. 

Ricci: "Facciamo squadra per far fronte ai danni subìti"

"Sono stati giorni complicati e pieni di paura per la scossa dello scorso mercoledì. Ma vi assicuro che in Comune c’è gente seria e nessuno ha sottovalutato il problema". Il sindaco Matteo Ricci interviene sulla questione del terremoto durante il Consiglio comunale, tranquillizzando anche le mamme degli alunni della scuola Oliveri di via Confalonieri presenti in assise: "Non siamo sprovveduti, dobbiamo fidarci dei tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi in questi giorni dopo le scosse. Purtroppo il terremoto è un fenomeno impossibile da prevedere, di fronte al quale ci si sente disarmati. Siamo stati fortunati, perché se l’epicentro non fosse stato in mare sarebbe stata una tragedia. Per un’Amministrazione prendere decisioni in questo contesto è difficilissimo, ringrazio le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e tutti coloro che si sono adoperati in queste ore di emergenza in primis l’assessore all’Operatività Enzo Belloni".  

Questa mattina il sindaco ha inviato una lettera alla premier Meloni e al presidente della Regione Marche Acquaroli "per richiedere lo stato di emergenza, fondi da destinare alla città di Pesaro. I danni sono ingenti, in queste ore continuiamo a contarli". Poi lancia l’appello ai consiglieri: "Facciamo squadra. Lavoriamo insieme per ottenere le risorse necessarie per far fronte ai danni che la città ha subito, sia nel pubblico che nel privato. C’è grande determinazione e attenzione nel gestire questa fase, non abbassiamo il tono perché non dobbiamo far cadere nel dimenticatoio quello che è successo". Intanto continua con determinazione il lavoro "sui temi della sismicità di tutti gli edifici, a partire dalle scuole".  

Infine aggiornamenti su via Luca Della Robbia e la ciminiera Molaroni: "Fortunatamente la torre non risulta vincolata dalla Soprintendenza. Oggi abbiamo dato il via libera ai privati per intervenire. Da domani potrà essere smontata, non demolita. Speriamo che tra una decina di giorni le famiglie evacuate potranno rientrare nelle loro abitazioni".