Ancona, 26 agosto 2024 – Hanno depredato il mare tirando fuori (illegalmente) dai fondali oltre 16mila esemplari di ricci e ben 3.700 chili di vongole. Ai comportamenti irregolari sono corrisposte sanzioni per 150mila euro. È un dato che inquieta, ma che certifica l’alta professionalità del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona che, ieri, ha presentato un primo resoconto della maggiori attività svolte – tra giugno e agosto – lungo le coste marchigiane.
I prodotti ittici sequestrati ai pescatori di frodo sono stati gettati in Adriatico, in modo da assicurarne la sopravvivenza e garantire il ripopolamento delle specie.
Un altro intervento singolare è stato compiuto, nel ponte di Ferragosto, dall’equipaggio di un Guardacoste, ai limiti del confine delle acque italiane. Durante un pattugliamento, i militari hanno individuato una barca battente bandiera croata che stava pescando in una zona vietata. A bordo sono stati scoperti cinque esemplari di tonno rosso: i responsabili sono stati multati per più di 2.600 euro.
Complessivamente, nelle operazioni per la salvaguardia della filiera ittica e biologica, sono stati 23 gli interventi, coincisi con altrettante irregolarità rilevate: anche in questo caso maxi multe per oltre 140mila euro. Non meno rilevanti, poi, le attività del Corpo a tutela della sicurezza di bagnanti e diportisti che hanno permesso di identificare 406 persone e sanzionare le violazioni al Codice della navigazione per altri 10mila euro.
Alle 285 missioni operative hanno partecipato anche le stazioni navali di Ancona e San Benedetto. Sono stati coinvolti 81 militari, dieci mezzi navali tra Guardacoste e Vedette, nonché 90 pattuglie a terra. Sono stati portati a termine 255 controlli, compresi quelli sugli stupefacenti e l’immigrazione clandestina. Impiegata anche un’unità navale tra i porti di Fano e Civitanova. Nel settore della nautica di lusso controllate otto imbarcazioni di pregio e accertate due violazioni fiscali.