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Gimbo Tamberi è il nuovo testimonial delle Marche, Ricci: “Meglio tardi che mai”

Il campione olimpico sostituisce l’ex ct azzurro Roberto Mancini. Per due anni e sarà il volto di tutta la promozione sul territorio e non solo sui social

Gimbo Tamberi sarà il testimonial della regione Marche per due anni

Gimbo Tamberi sarà il testimonial della regione Marche per due anni

Ancona, 13 luglio 2024 – Gimbo Tamberi sarà il testimonial della Regione Marche per due anni. Il campione olimpico e portabandiera della delegazione italiana alle Olimpiadi di Parigi prenderà così il posto dell’ex ct azzurro Roberto Mancini, ora allenatore dell’Arabia Saudita, e sarà il volto di tutta la promozione sul territorio (non solo sui social). 

“Meglio tardi che mai”, ha reagito prontamente Matteo Ricci, europarlamentare Pd marchigiano. "Nemmeno un anno fa proposi di investire su Tamberi e di cambiare Mancini – ha scritto in un post su Facebook –, che dopo l'abbandono della nazionale per i milioni dell'Arabia Saudita non rappresentava più un'immagine positiva per le Marche. Acquaroli ovviamente reagì malamente. Dopo 10 mesi ci sono arrivati. Meglio tardi che mai. Nel frattempo 10 mesi di promozione buttati. Buona domenica marchigiani", conclude Ricci. 

Tamberi alle Olimpiadi

Questi, intanto, sono giorni di attesa per conoscere le condizioni di salute di Gimbo. Le gare di avvicinamento all’appuntamento francese (il World Athletics Continental Tour Gold in Ungheria e Monaco) sono saltate a causa di un risentimento muscolare durante il riscaldamento al meeting di atletica in Ungheria.

"Mi viene da piangere anche ora mentre scrivo – ha scritto Tamberi in un post su Facebook mercoledì 10 luglio –, mi distrugge l’idea di poter compromettere il mio percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto. Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia un’importante zona edematosa del bicipite femorale probabilmente dovuta a una piccola lesione miofasciale (la membrana che ricopre il muscolo). I tempi di recupero dovrebbero essere in teoria piuttosto rapidi ma sicuramente dovrò sottopormi a una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati. Non sono in pericolo le Olimpiadi, come tempi, ma tutte le gare di avvicinamento che mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma quel giorno sì”.