Pesaro, 1 settembre 2021 - Sì ai test salivari nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Il semaforo verde è arrivato ieri dalla conferenza Stato-Regioni che ha approvato il piano per il monitoraggio della circolazione del Covid. E la Regione Marche cerca di incassare i dividendi politici della decisione, dopo che in particolare gli assessori Filippo Saltamartini e Giorgia Latini avevano spinto molto verso questa soluzione, annunciando anche l’acquisto di 500mila kit. "Per la nostra regione, che è stata fin da subito alla testa di questa battaglia per il riconoscimento dei tamponi salivari per avere il Green pass – spiegano appunto i due assessori – è una buona notizia, che in divenire potrà essere ottima".
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Il documento prevede l’utilizzo a campione dei test molecolari eseguiti sulla saliva, e mette in campo un programma per monitorare e ridurre la diffusione del virus e limitare isolamenti e quarantene, cercando di evitare il ritorno alla didattica a distanza. Più nel dettaglio, individua scuole "sentinella", che consentano una campionatura rappresentativa della popolazione scolastica e, soprattutto, chiede un approfondimento al ministero della salute, per validare i test salivari molecolari ai fini del rilascio del Green pass.
"Dai primi incontri con alcuni dirigenti scolastici e con l’ufficio scolastico regionale – proseguono gli assessori –, stiamo individuando le scuole sentinella e concordando le procedure di raccolta dei test ogni 15 giorni che, previo accordo, possono essere svolte anche dai genitori o nelle farmacie. Ora l’importante è che il ministero riconosca l’indirizzo dato in conferenza Stato-Regioni e approvi nuovi criteri per il rilascio del Green pass. Le Marche sono state apripista, hanno per prime chiesto di valutare la possibilità dei tamponi salivari come strumento efficace di gestione della pandemia, valutando l’estensione di questa modalità di screening agli impianti sportivi".
"Da mesi – conclude l’assessore Latini –, il mondo della scuola attende indicazioni. Ci siamo attivati per finanziare ventilatori meccanici e sanificatori, per scongiurare la Dad. Fino a poco fa sembrava inevitabile che il Green pass non potesse essere esteso ai test salivari. Ora stiamo cercando di superare pure questo limite". Come si ricorderà, Latini e Saltamartini hanno incontrato nei giorni i comitati del personale scolastico contrario alla vaccinazione: un faccia a faccia che ha fatto discutere, ma che gli assessori continuano a rivendicare.
Intanto, a quattordici giorni dal rientro in aula, nelle Marche il numero degli studenti vaccinati cresce molto lentamente. Al 30 agosto, quelli che hanno fatto il ciclo completo, tra 12 e 19 anni, sono il 36,2% della popolazione scolastica regionale, il 2,7% in più rispetto al 33,5% della settimana scorsa. La percentuale sale al 61,5%, se si considerano i giovani under 19 che hanno ricevuto la prima dose. Sono i dati che emergono dal monitoraggio settimanale effettuato dall’osservatorio epidemiologico della Regione. In questo contesto, maglia nera è la provincia di Macerata: la percentuale degli immunizzati è di appena il 22%, contro il 32,7% della provincia di Pesaro-Urbino, il 39,3% della provincia di Fermo, il 42,8% della provincia di Ancona e il 45,5% della provincia di Ascoli.
Nello specifico, per quanto riguarda la fascia d’età 12-15 anni, sono 4.566, il 40,9% del totale, gli studenti che hanno ricevuto la prima dose, e 941, appena l’8,4%, quelli che hanno avuto anche la seconda. Migliore la situazione per la fascia d’età 16-19 anni: 7.082, il 63,7%, hanno avuto la prima dose e 4.102, il 36,9%, hanno avuto anche la seconda. I non vaccinati nella fascia 12-15 anni sono 6.600, il 59,1% del totale; nella fascia 16-19 anni sono 4.042, il 36,3%. Preoccupano, in particolare, i dati riferiti ai giovanissimi (12-15 anni), con una percentuale di immunizzati in provincia di Pesaro-Urbino del 18,8%, in quella di Fermo al 25,5%, in quella di Ancona al 26,6%, in quella di Ascoli al 29% e a Macerata dell’8,4%. r. pes.