REDAZIONE MARCHE

Covid Marche, Acquaroli: "No vax, no a nuove restrizioni". Bollettino: 290 casi e 2 morti

Il governatore richiama alla necessità di evitare lo scontro sociale. Il sottosegretario Costa: "Nessuno in zona gialla ma Marche tra le regioni a rischio"

Covid Marche, il bollettino del 18 novembre

Ancona, 18 novembre 2021 - Bollettino Covid di  oggi nelle Marche: dopo il boom di ieri (qui i numeri), i dati di oggi sono più confortanti: si contano infatti 290 nuovi contagiati contrto i 326 di ieri.

Costa: nessuna zona gialla ma Marche a rischio

Nessuna zona che rischia il giallo dalla prossima settimana, dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. "Dai dati al momento la situazione è sotto controllo, non ci dovrebbero esser cambiamenti. Quelle più a rischio? Ci sono alcune regioni, come il Friuli, il Veneto, le Marche vanno un po' attenzionate". Poi precisa: "La zona gialla, a livello di restrizioni, ha solo l'uso della mascherina all'aperto".

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Covid Marche, il bollettino del 18 novembre
Covid Marche, il bollettino del 18 novembre

Il bollettino delle Marche

Sono dunque 290 i nuovi casi di Covid 19 nelle Marche: ad Ascoli Piceno si sono registrati 29 nuovi contagi, a Pesaro-Urbino 85, a Macerata 43, ad Ancona 83, a Fermo 38 e fuori regione 12.  Il tasso di positività è del 12%. Anche oggi si registrano due nuove vittime; morti da Covid-19 che da inizio pandemia sono dunque a quota 3.128 con una età media di 82 anni e che nel 97,2% dei casi presentavano patologie pregresse.  La province detengono il triste 'record' di morti da Covid sono Pesaro Urbino (997) e Ancona (997), seguono Macerata (535), Fermo (311), Ascoli Piceno (252), e 36 sono le vittime da fuori regione. I ricoveri in terapia intensiva sono 22 (invariato rispetto a ieri), in semi-intensiva sono 22 (invariato), in non intensiva sono 42 (-5); in totale si registrano cinque ricoveri in meno rispetto a ieri, 86, (i pazienti in Pronto soccorso sono stati scorporati non essendo ricoverati), e ci sono quattro dimessi in più rispetto a ieri (112.989 dimessi/guariti da inizio pandemia).

Acquaroli: No vax? Evitiamo lo scontro sociale

Intanto sulla situazione della pandemia - e soprattutto sulla polemica delle restrizioni ai no vax - interviene il governatore  Francesco Acquaroli, che dopo aver escluso il passaggio della regione in zona gialla oggi in un'intervista a Sky Tg 24 invita ad evitare lo scontro sociale e nega la necessità di nuove restrizioni. parole pronunciate poco prima dell'incontro delle Regioni che dovrebbe decidere sulla ulteriori misure.

"L'ho detto anche a luglio (quando si è cominciato a parlare di Green pass, ndr); noi non dobbiamo andare a creare conflittualità sociale, anche perché ritengo che la più alta adesione alla vaccinazione si possa raggiungere meglio con il dialogo e il confronto, piuttosto che con lo scontro e le divisioni", ha detto, sottolinenado che bisogna essere "chiari e trasparenti: se portiamo i dati e portiamo i numeri faremo comprendere a tutti l'importanza di questa fase, una fase di ripresa garantita dalla vaccinazione, dal tracciamento, dalle misure necessarie, in modo da non arrivare al lockdown o altre chiusure. In gioco c'è la credibilità delle istituzioni". Proprio ieri il presidente del Veneto Luca Zaia aveva dichiarato"Restrizioni ai no vax? solo in zona gialla"

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Acquaroli: no a nuove restrizioni

Secondo il governatore non sono "utili" ulteriori restrizioni per i non vaccinati o un Green pass rinforzato, (che riguardi cioè solo i guariti e i vaccinati, "perché anche se il contagio ha ripreso a correre siamo in una fase diversa dallo scorso anno" e anche perché "nonostante il primo e il secondo Green pass, non stiamo vedendo un aumento sconvolgente delle vaccinazioni".  Nuove misure, secondo il governatore marchigiano, rischierebbero di creare "altre tensioni e divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo è".

Secondo Acquaroli, "dovremmo anche dire che tra chi non è vaccinato c'è chi no lo è per scelta e chi non lo è perché non può vaccinarsi. Andremmo a innescare un meccanismo pericolosissimo che in questo momento non credo sia utile, lo ritengo sin dall'inizio della discussione sul Green pass. La fase che stiamo vivendo - ha ribadito è completamente diversa da quello dello scorso anno, anche se c'è una recrudescenza del virus, questa ondata che sta tornando. Lo scorso anno avevamo bar e ristoranti chiusi, la Dad, teatri, cinema e strutture sportive chiuse, era impossibile avere qualunque tipo di socialità e nonostante tutto avevamo nelle Marche 400-500 contagi giornalieri, le terapie intensive stracolme e così l'area medica".

L'appello: mettete la mascherina

Quanto al Green pass, "non c'è stato l'aumento delle vaccinazioni che si poteva aspettare: a fine luglio il 70% dei marchigiani aveva ricevuto la prima dose, ora l'85%, ma tante di queste persone lo avrebbero fatto comunque". E ancora: "Invece di ulteriori restrizioni vedo troppa gente senza mascherina, troppa gente che sta abbassando la guardia. Prima di fare ulteriori restrizioni - ha insistito -, bisogna intervenire sul trasporto pubblico locale, efficientare il sistema di ventilazione meccanica che abbiamo adottato per le scuole, una serie di accortezze che non creino discriminazioni e che facciano sì che questa pandemia la superiamo uniti e compatti e non divisi".