Ancona, 6 novembre 2022 - Sono passati cinquanta giorni dalla tragedia che ha colpito due province delle Marche. L’alluvione della sera del 15 settembre scorso ha provocato danni ancora non quantificabili e soprattutto 11 vittime e una persona ancora dispersa (Brunella Chiù, 56 anni). La fase emergenziale si è conclusa, ma di fatto al momento nulla è stato fatto ancora per rimuovere le macerie trascinate dalla forza dell’onda di piena dei fiumi Misa e Nevola e sistemare gli argini nei punti più delicati. A pagare il prezzo più alto, in termini di vite, è stata senza dubbio la frazione ostrense di Pianello con quattro vittime: Fernando Olivi, Giuseppe e Andrea Tisba, padre e figlio e Diego Chiappetti. Gli ultimi tre sono morti dentro il loro garage condominiale, Olivi invece è stato travolto dall’acqua dentro il suo appartamento a piano terra a poche decine di metri dal ponte di Pianello. Ponte che, col flusso impetuoso, ha fatto da tappo peggiorando l’allagamento di tutti i locali dell’area. La casa di Olivi e il bar Gatto Nero Gatto Bianco che si trova nello stesso edificio, più vicino all’argine del Misa. Proprio il sistema di videosorveglianza del bar di Asmir Seric consente di ricostruire come sono andate le cose quella sera drammatica di metà settembre.
L’acqua mista a fango inizia a entrare nel locale esattamente alle 21,22 e 3 secondi e in un brevissimo lasso di tempo si compie il dramma: cronaca dei due minuti più infernali dell’alluvione che ha colpito il senigalliese a metà settembre. A riprendere, secondo dopo secondo, una scena allucinante è stato il sistema di videosorveglianza (video) del bar Gatto Nero Gatto Bianco di Pianello di Ostra, a pochi metri dall’argine del Misa. Ecco come i titolari del bar, marito e moglie, hanno rischiato la vita e si sono salvati per miracolo grazie alla loro tenacia. Immagini che possono soltanto in parte tradurre la pausa vissuta da Asmir Seric e da sua moglie, come tutti i cittadini della frazione ostrense, colti di sorpresa dall’inondazione. Immagini che per la prima volta consentono, senza ombra di dubbio e con estrema attendibilità, di ricostruire quanto accaduto quella sera maledetta a Pianello di Ostra dove, lo ricordiamo, sono morte quattro persone. Innanzitutto gli orari esatti dell’esondazione del fiume e i tempi precisi in cui si è consumato il dramma. Ricordiamo che nello stesso palazzo dove si trova il bar di Seric abitava Nando Olivi, l’82enne travolto dall’acqua nel suo appartamento a pian terreno.
Le immagini, video e fotografiche, immortalano un lasso di tempo di tre, massimo quattro minuti, dall’uscita dell’acqua e del fango dall’argine del Misa e l’invasione dei locali posti nei piani bassi degli edifici. Mentre l’abitazione di Olivi veniva riempita di acqua, tra le 21,23 e le 21,38, lo stesso destino beffardo stava capitando alle tre vittime del garage di Pianello Vecchia, distante duecento metri in linea d’aria dal civico del pensionato.
Sei minuti scarsi in cui è cambiata la vita delle famiglie colpite dai lutti. Le immagini che mostriamo in esclusiva potranno servire agli organi inquirenti per stabilire se è stato fatto tutto il possibile per salvare le quattro vittime di Pianello o se ci fosse un margine di tempo sufficiente per intervenire. Immagini e orari che serviranno a chiarire le basi della terribile vicenda che resterà per sempre nella memoria dell’opinione pubblica anconetana, marchigiana e italiana. Il sistema di videocamere del "Gatto Nero Gatto Bianco" ha ripreso la scena da vari angolazioni, sia all’interno che all’esterno del bar. Un sistema che non è andato in tilt dopo che l’acqua ha fatto saltare la corrente dentro il locale, ma che al contrario ha continuato a filmare ininterrottamente fino a oltre le 22, quando la poltiglia killer, dopo essere penetrata a forza, piano piano è uscita dal locale.
Le registrazioni video iniziano alle 20 e arrivano alle 23, ma noi abbiamo focalizzato l’attenzione nel periodo orario tra le 21 e le 22. In un’ora succede di tutto, anche se di fatto a essere decisivi sono stati 240/300 secondi. Fino alle 21 si possono notare i vari clienti del bar giocare a biliardo, mangiare o bere qualcosa, chiacchierare. Dentro e fuori dal locale sul piazzale a livello dell’argine del Misa. Piove, ma non in maniera pesante, tutt’altro. Alle 21 le cose cambiano, la pioggia è sempre leggera, ma a preoccupare clienti e titolari del bar è l’innalzamento pericoloso del livello del fiume.
Alle 21,20 molti iniziano ad andarsene, quindi c’è piena consapevolezza che qualcosa di brutto potrebbe accadere. Uno dei clienti fa appena in tempo a spostare l’auto di Seric in zona di sicurezza, altri aspettano fino a quando l’acqua invade il piazzale. Incredibile, uno di loro oltre a girare i soliti video resta a bere la sua birra come se nulla stesse accadendo. Sono però le telecamere interne a regalare le emozioni più forti e drammatiche. Quelle in cui i titolari avvisano tutti di uscire dal locale vista l’imminente esondazione. Un cliente interrompe la sua partita al videogioco, altri due a biliardo. Seric e la moglie fanno di tutto per cercare di salvare il salvabile ma si rendono conto nel giro di pochissimi secondi tutto verrà travolto. Prima chiudono la porta d’ingresso che però la furia liquida scardina.
La donna cade e si rialza, ma l’ondata successiva li ributta dentro il locale e il livello dell’acqua sale vertiginosamente. Per un minuto fluttuano in mezzo a banconi, frigoriferi, biliardo e merce varia, poi si aggrappano a una bombola e riescono a uscire fuori e mettersi in salvo. Il loro bar, tuttavia, non esiste più.