Ancona, 23 settembre 2024 – Dopo la tregua del fine settimana, con più sole che piogge, quella odierna sarà un’altra giornata di apnea per le Marche. La Protezione civile regionale, infatti, ha diramato un bollettino di allerta meteo gialla per temporali “localmente intensi, in formazione sulla fascia collinare e in successivo spostamento verso la costa”.
I rovesci potrebbero tornare a colpire quelle da metà della scorsa settimana, tra alluvioni, esondazioni e frane. L’allertamento (giallo) interesserà anche altre 10 regioni, mentre salirà ad arancione in Emilia Romagna. zone già martoriate
Quest’ultima, come le Marche, hanno ricevuto la declaratoria dello stato di emergenza per 12 mesi e fondi dal Governo per fronteggiare urgenze e criticità. Sono quattro i milioni assegnati dal Consiglio dei Ministri al nostro territorio. E proprio oggi, alle 14.30 a Palazzo Raffaello, il governatore Francesco Acquaroli riceverà i sindaci dei Comuni più colpiti per effettuare una ricognizione dei danni e iniziare a stilare il dossier completo che, verosimilmente entro venerdì, verrà inviato alla Protezione civile nazionale.
Un passaggio importante, mentre i cittadini e le imprese provano a rialzarsi dopo l’ondata di acqua e fango che li ha travolti provocando danni ancora da quantificare. Allora anche le pubbliche amministrazioni accelerano. Ancona ha messo a disposizione, da subito, 200mila euro per i lavori in somma urgenza, come per le manutenzioni delle strade e la sistemazioni di alcuni fossi. Al contempo la Giunta di Daniele Silvetti ha chiesto ai privati di avviare le pratiche burocratiche, fornendo foto dei beni danneggiati e una stima economica. Passaggi propedeutici a ottenere i ristori dallo Stato, nella speranza che arrivino in tempi brevi. Si pensi allo stato di emergenza, oltre ai quattro milioni, riconosciuti in appena tre giorni.
Al contempo, però, il capoluogo sta effettuando la mappatura dei danni subiti dal patrimonio pubblico. Discorsi che interessano Falconara e Osimo, per citare due città le cui frazioni sono state messe in ginocchio. Per le criticità a Castelferretti, il sindaco Stefania Signorini era stata la prima a chiedere l’Sos a Roma.
I danni vanno documentati tramite foto, valutazioni, stime, preventivi e qualsiasi altro documento che permetta di quantificarli economicamente. Il dossier va inviato a emergenze@comune.falconara-marittima.an.it. Così l’amministrazione osimana guidata da Francesco Pirani: l’intera documentazione dev’essere trasmessa all’indirizzo pec comune.osimo@emarche.it o depositata a mano al Protocollo generale del Comune entro domani.