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Alla Camera di commercio c’è il festival dei veleni. Via il segretario Schiavoni, spunta lettera anonima

I giorni dei veleni con il sottofondo della musica del Festival. È stata la settimana più paradossale della Camera di...

I giorni dei veleni con il sottofondo della musica del Festival. È stata la settimana più paradossale della Camera di commercio delle Marche, impegnatissima nella luccicante trasferta sanremese proprio mentre in casa succedeva di tutto. A fare da detonatore è stata la rottura tra il presidente Gino Sabatini e il segretario generale Fabrizio Schiavoni, il cui incarico in scadenza l’11 febbraio non è stato rinnovato. Ma, come scritto nei giorni scorsi, nei corridoi camerali si ipotizzava che ci fosse ancora un margine per ricucire. E invece niente. Anzi: insieme al crescendo sanremese, sono saliti i toni anche nella Camera di commercio, tanto che il 14 febbraio Sabatini ha inviato una lettera nella posta elettronica di tutti i circa 200 dipendenti con la quale ha chiuso definitivamente la questione Schiavoni, peraltro senza andare per il sottile. "Com’è noto, il giorno 11 febbraio si è concluso il periodo di durata dell’incarico di Segretario generale in capo al dott. Fabrizio Schiavoni – ha scritto Sabatini –. In questa fase, le funzioni vicarie del Segretario generale sono state assunte, in base al Regolamento di organizzazione, dal dott. Loreno Zandri. Con successive decisioni della Giunta camerale saranno disposti interventi sulla configurazione dell’assetto organizzativo dell’Ente che determineranno, di conseguenza, una revisione dello stesso per come risultante anche alla luce degli ultimi provvedimenti adottati dal Segretario generale uscente e dal Dirigente in funzione di vicario".

Traducendo quest’ultimo passaggio, Sabatini non ha gradito – per usare un eufemismo – i provvedimenti assunti da Schiavoni e Zandri intorno all’11 febbraio, cioè subito prima e subito dopo il passaggio di consegne nel ruolo di Segretario generale. Ma c’è di più, perché in questi giorni negli uffici della Camera di commercio fa molto discutere una lettera anonima arrivata anche alla nostra redazione. Anonima ma così ben documentata da non lasciare dubbi sul fatto che sia stata scritta dall’interno. In tre pagine fitte di dettagli si entra nel merito di uno dei casi che hanno portato alla rottura tra Sabatini e Schiavoni: il bando per l’individuazione di un dirigente che è stato interpretato come un’invasione di campo del presidente. Insomma, pare che l’altro festival, quello dei veleni, sia solo all’inizio.

Roberto Fiaccarini