Ascoli, 23 febbraio 2023 – Le gallerie e i cantieri nel tratto marchigiano dell’A14, tra Pedaso e San Benedetto, sono osservati speciali da parte della società Autostrade per l’Italia e del governo (il ministero delle infrastrutture e dei trasporti), dopo gli incidenti che negli ultimi due anni sono costati la vita a nove persone, tra cui due minorenni con il papà.
Ieri, nell’audizione alla commissione ambiente della Camera, l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ha evidenziato la disponibilità del governo a semplificare le norme per minimizzare gli impatti dei cantieri di ammodernamento sul traffico.
Ai cantieri è direttamente legato il tema di code e ritardi, ma in proposito Aspi ha evidenziato che il ritardo medio registrato per chi percorre il tratto marchigiano dell’A14, in particolare quello del Piceno, da settembre dell’anno scorso è stato di 24 minuti.
Il direttore della Business unit operations di Aspi, Fernando De Maria, ha sintetizzato gli interventi fatti per incrementare la sicurezza stradale: segnaletica aumentata dentro e fuori le gallerie, rilevatori di velocità e autovelox, inoltre è stato chiesto di aumentare i pattugliamenti della polizia autostradale per fare sì che gli automobilisti transitino nelle gallerie rispettando il limite di 60 chilometri orari previsto per la presenza di cantieri. "Il completamento complessivo dei lavori nelle gallerie marchigiane è previsto entro un paio d’anni. I lavori nelle cinque gallerie del tratto piceno sono terminati in direzione sud, mentre dopo l’estate inizieremo gli interventi nelle gallerie in direzione nord, con l’obiettivo di completare l’adeguamento entro la fine dell’anno – ha dato i tempi il direttore ‘Ingegneria e realizzazione’ di Autostrade per l’Italia, Luca Fontana –. L’adeguamento impiantistico di tutte le gallerie marchigiane sarà invece completato entro il primo semestre del 2024. Per quanto riguarda gli interventi strutturali, entr o l’anno avvieremo le indagini nelle gallerie in direzione nord, cui seguiranno i lavori".
L’ad Tomasi ha affermato che l’infrastruttura autostradale necessita di attività di rigenerazione non derogabili. " Opere che devono tenere conto delle esigenze dei territori, anche attraverso i tavoli predisposti nelle ultime settimane – ha aggiunto –. La rete delle Marche si caratterizza per una particolare complessità orografica e di conseguenza complesse sono le cantierizzazioni previste dal piano per la A14. Sui circa 40 chilometri a sud delle Marche si concentrano 22 fornici e 52 viadotti, rispettivamente il 21 e il 35%. Ad oggi abbiamo predisposto le lavorazioni cercando, dove possibile, di ridurre il più possibile l’impatto sul territorio: le fasi successive saranno eventualmente rimod ulate sulla base degli esiti che verranno dal confronto istituzionale previsto".
"Stiamo ragionando insieme alla Regione sull’ampliamento dell’A14 – ha aggiunto Tomasi –. Attualmente le attività di potenziamento non sono previste nel piano economico-finanziario della società, ma stiamo facendo valutazioni per capire sia gli impatti economici che le soluzioni, perché il potenziamento in sede, specie dove ci sono le gallerie, non può essere fatto in tutti i casi. Stiamo studiando su allargamenti anche fuori sede. A oggi abbiamo fatto uno studio di pre-fattibilità, ma dobbiamo valutare come quel tracciato sia compatibile con le antropizzazioni presenti nel luogo".