REDAZIONE MARCHE

Covid Marche: bollettino 3 febbraio 2022 con dati e contagi

Sono 4.607 i nuovi casi in regione e si alza il tasso di positività che arriva al 40%. Nove morti tra cui una donna di 57 anni: tutti con patologie pregresse. Gimbe, alti ricoveri e incidenza: tutte le 5 province sopra i 2mila positivi su 100mila abitanti. La regione sopra la media per la terza dose, male per la vaccinazione ai più piccoli

Ancona, 3 febbraio 2022 - Ancora una leggerissima flessione dei contagi Covid che sono sostanzialmente stabili negli ultimi giorni nelle Marche. Nelle ultime 24 ore sono infatti stati individuati 4.607 nuovi positivi (754 i sintomatici), con 11.339 tamponi processati nel percorso diagnostico e un tasso di positività al 40,6% (ieri era al 38% con 4.911 casi). L'incidenza cumulativa su 100 mila abitanti è scesa per il quarto giorno consecutivo, passando da 2231,51 a 2128,60.

Il grafico del bollettino Covid delle Marche di oggi 3 febbraio 2022
Il grafico del bollettino Covid delle Marche di oggi 3 febbraio 2022

Ricoveri nelle Marche

Sono complessivamente 395 (+3) i pazienti assistiti nei reparti ospedalieri delle Marche e 64 (+3) nei pronto soccorso in attesa di essere trasferiti nei reparti. Nelle terapie intensive ci sono 55 pazienti (-3), il 68% dei quali non vaccinati, e il tasso di occupazione dei posti letto è al 21,5%, sono 79 (+2) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 261 (+4) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica al 33,3%.

I morti per Covid

Nelle ultime 24 ore sono state registrate 9 vittime correlate al Covid-19, la più giovane delle quali una signora di 57 anni; tutte erano affette anche da altre patologie. Il bilancio dall'inizio della crisi pandemica è ora di 3.447 morti.

La mappa del contagio

I nuovi casi nelle Marche oggi sono 4.607 di cui 693 ad Ascoli, 863 a Pesaro Urbino, 1.043 a Macerata, 1.323 ad Ancona, 496 a Fermo e 189 fuori regione.

Terza dose, copertura superiore alla media nazionale nelle Marche

 Marche meglio della media italiana per la copertura vaccinale con la terza dose, all'80,5% rispetto all'Italia con 79,6%. Male per la vaccinazione ai bambini. Lo rileva la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio settimanale. Nella settimana 26 gennaio-1 febbraio, sempre secondo Gimbe, si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (1.692) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-13,3%) rispetto alla settimana precedente. 

FOCUS BOLLETTINI Italia - Veneto Emilia Romagna 

Vaccinazione bambini: Marche sotto la media nazionale

La regione è invece indietro per le vaccinazioni della fascia di età 5-11 anni: ha completato il ciclo il 6,8% della popolazione contro una media italiana del 14,5%, a cui aggiungere un ulteriore 12% (media Italia 18,2%) solo con prima dose. Indietro anche nel completamento del ciclo vaccinale da parte della popolazione con il 79% rispetto alla media italiana dell'89,9% , a cui aggiungere un ulteriore 2,9% (media Italia 3,9%) solo con prima dose.

Ricoveri e incidenza alti

Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (33,8%) e in terapia intensiva (23,8%) occupati da pazienti Covid. nell'ultima settimana, il maggiore tasso di incidenza di nuovi casi su 100mila abitanti, è stato registrato dalla provincia di Macerata con 2.401 casi, seguita da Fermo con 2.258, Ascoli Piceno con 2.188, Ancona 2.131, Pesaro e Urbino con 2.127. 

"Dallo scorso luglio il Green pass è stato aggiornato ogni 20 giorni, un mese. Anche se la pandemia è in evoluzione, questo strumento crea una confusione burocratica impressionante e i risultati sono sotto gli occhi di tutti".

Acquaroli: "Il Green pass crea confusione"

Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli su Rai Radio1 a Radio anch'io. "In occasione dell'elezione del presidente della Repubblica - ha aggiunto -, tutti i governatori si sono visti, per la prima volta in presenza nel mio caso, presso la sede della Regione Friuli Venezia Giulia, per chiedere un allentamento delle misure e dei colori, per adeguare la fase pandemica alla situazione oggettiva. Mi sembra che le misure che abbiamo chiesto non siano state recepite dal governo". "È una fase pandemica particolare, sicuramente dobbiamo tenere alta l'attenzione" ha ribadito, ma si rischia di "estrapolare le misure dalla realtà, tra l'altro ingenerando crisi economica e paura".