LUCIA GENTILI
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In volo con Licini

"In volo con Licini" (dal sito)

"In volo con Licini" (dal sito)

La mostra “In volo con Licini. Un Angelo verrà a prendermi” è allestita a Palazzo Bracci Pagani, nel centro storico di Fano. Grazie al direttore e curatore Stefano Papetti, si è presentata la possibilità di ricorrere principalmente alle opere del pittore conservate alla Galleria d’arte contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno, l’unico museo pubblico intitolato al pittore marchigiano, dove sono depositate tele e disegni provenienti dalla collezione di Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva della moglie di Licini. Altri prestiti sono stati concessi dal Museo di arte contemporanea Mart di Trento e Rovereto e da privati.
Licini frequentò l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe compagno di studi Giorgio Morandi con il quale, contagiato dallo spirito ribelle del Futurismo, realizzò nel 1914 la sua prima mostra. Ferito durante un’azione bellica nel 1916, trascorse la convalescenza a Parigi dove ebbe modo di frequentare Modigliani, Cezanne, Matisse e Picasso, esponendo le sue opere in varie mostre collettive. Agli anni Trenta risalgono le sue opere astratte ed i contatti con la galleria milanese “Il Milione” che lo vedono dialogare con gli altri esponenti dell’astrattismo italiano pur interpretando la ricerca geometrica in modo autonomo. Negli anni Quaranta approda ad una sorta di personale interpretazione del Surrealismo, che si concretizza nella elaborazione delle più note icone liciniane come le “Amalassunte”. Dopo aver partecipato a varie edizioni della Biennale di Venezia, nel 1958 gli venne dedicata una mostra monografica e Licini ricevette il Gran Premio Internazionale della Pittura dalle mani del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.
La mostra intende ripercorre la sua vicenda artistica ed esistenziale. Si può ammirare fino al 26 ottobre.

Orari: venerdì, sabato e domenica dalle 17.30 alle 19.30. Ingresso libero.

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