LORENZO PASTUGLIA
Cosa Fare

Roberta Bruzzone nelle Marche con ‘Favole da incubo’: i crimini raccontati a teatro

La nota criminologa spiegherà 10 casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Sono quattro gli appuntamenti in regione: ecco dove si esibirà

Roberta Bruzzone nella locandina del suo spettacolo teatrale

Roberta Bruzzone nella locandina del suo spettacolo teatrale

Ancona, 11 giugno 2024 – Uno spettacolo teatrale per cominciare a scardinare i troppi schemi mentali nella mente di tante persone, che si sono conclusi in orribili omicidi dei quali vorremmo sempre fare a meno. Un incontro per prendere coscienza di noi stessi, spiegando come molto spesso i mali pensieri mettano le radici nella mente di svariati assassini. Si chiama "Favole da incubo" ed è lo spettacolo teatrale che Roberta Bruzzone, la 50enne psicologa forense e criminologa investigativa da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne, sta portando in giro per l’Italia. L’intento è quello di aiutarci a prendere coscienza di quelle voci che parlano dentro di noi, che ci spingono ancora, nostro malgrado, a fare distinzioni di genere nella vita di ogni giorno.

Gli appuntamenti nelle Marche

Lo show, prodotto e organizzato da Artespettacolo, toccherà varie città e arriverà anche nelle Marche con quattro appuntamenti: quello di Porto Recanati (alle ore 21 del 17 luglio all’Arena Gigli), di Ripe San Ginesio (alle 21.15 del 20 luglio all’Arena La Cava), di Fermo (alle 21 del 26 luglio a Villa Vitali) e di Senigallia (alle 21 del 22 novembre al Teatro La Fenice). I prezzi dei biglietti partono rispettivamente da 30, 20, 25 e 23 euro.

Dieci casi di cronaca nera 

Durante l’atto, Bruzzone racconterà 10 casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Un'analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno poi provocato tragedie, per sconfiggerli una volta per tutte. Il tema che ribadirà più spesso la criminologa è quello di intervenire in tempo per fermare l’escalation, così come occorre innescare quel profondo cambiamento culturale che può mettere fine una volta per tutte alla violenza sulle donne. La narrazione analizzerà i principali preconcetti culturali e sociali che hanno operato in queste vicende inconcepibili, eppure reali. Stereotipi e tabù a cui hanno obbedito un po’ tutti: le vittime, gli assassini, l’opinione pubblica e perfino i media che ne hanno parlato. “I maschi sono intelligenti, le femmine sono utili. I maschi sono ‘progettati’ per comandare, le femmine per accudire”, questi sono solo alcuni dei pregiudizi.

Il curriculum di Roberta Bruzzone

Roberta Bruzzone ha 50 anni, è originaria di Finale Ligure (provincia di Savona, in Liguria) e vanta di un curriculum di tutto rispetto. Laureata in Psicologia Clinica, è anche un’esperta nelle tecniche di analisi, valutazione e diagnosi di abuso nei confronti di minori e nell’ambito della violenza sulle donne. Nel 2012 è stata nominata ambasciatrice mondiale del Telefono Rosa Onlus. È inoltre autrice di numerosi libri in materia di Psicologia e Criminologia Investigativa, Criminal profiling, forme criminali emergenti, casi di omicidio e ha all’attivo varie pubblicazioni, sia scientifiche sia divulgative.

La consulenza nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli

Roberta Bruzzone è stata ingaggiata come consulente legale da Riario Fabbri, avvocato di Louis Dassilva (l’unico indagato al momento per l’omicidio di Pierina Paganelli, uccisa con 29 coltellate a Rimini) e della moglie Valeria Bartolucci. Qualche giorno fa Bruzzone è intervenuta sulle pagine del Carlino: “Resto fermamente convinta dell’estraneità di Louis — le parole di Bruzzone nell’intervista di pochi giorni fa — Anche perché, se avesse voluto fuggire all’estero, temendo di essere catturato, avrebbe già avuto la possibilità di farlo”.