LORENZO PASTUGLIA
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L’olio più buono delle Marche: i premiati con le Tre Foglie del Gambero Rosso

Dal "Fra Bernardo" del Conventino di Monteciccardo (Pesaro Urbino), al “Sublìmis” del Frantoio Agostini di Petritoli (Fermo). Il riconoscimento a sei prodotti marchigiani, ecco come sono fatti

La classifica dei migliori oli d'Italia secondo il Gambero Rosso: quali marchigiani sono stati premiati

La classifica dei migliori oli d'Italia secondo il Gambero Rosso: quali marchigiani sono stati premiati

Ancona, 16 aprile 2024 – Sei oli extravergine prodotti nelle Marche, tra le 191 etichette totali premiate, sono stati riconosciuti con le “Tre foglie” (il massimo dei voti) dalla Guida “Oli d’Italia” di Gambero Rosso, arrivata alla 14esima edizione e presentata nelle ultime ore al Vinitaly, in programma fino a mercoledì 17 aprile all’hotel Veronesi di Dossobuono di Villafranca (Verona).

FOCUS / L’olio premiato in Emilia Romagna

Nella lista c’è il “Fra Bernardo” del Conventino di Monteciccardo (Pesaro Urbino), il “Gocce di Frantoio” dell’azienda Barbara Pacioni di Montegranaro (Fermo), il “Monocultivar Ascolana” del frantoio Olive Gregori di Montalto delle Marche (Ascoli), un altro Monocultivar ma “Orbetana Bio” del frantoio “L'Olinda” di San Marcello (Ancona), la selezione “Sublìmis” del Frantoio Agostini di Petritoli (Fermo) e lo “Spalià Monocultivar” dell’oleificio “L’Olivaio” di Castelleone di Suasa (Ancona).

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Oli premiati dal Gambero Rosso: i sapori e la degustazione

Se si parla del “Fra Bernardo” del Conventino di Monteciccardo, si parla di un olio tratto da oliva ascolana con un gusto complesso e un sapore di foglia di pomodoro ed erba appena tagliata. Il gusto intenso è un armonico equilibrio tra dolce, amaro e piccante. È abbinabile con pomodoro, erbe aromatiche, mela, pepe, balsamico.

Il secondo, dell’azienda Barbara Pacioni, è un olio di raggia, color verde, dall’aroma erbaceo con sentori di mandorla e carciofo. Il sapore presenta intense note di amaro e un piccante retrogusto di mandorla e carciofo. Un olio che si abbina molto bene con diversi piatti come il pesce arrosto, i primi, i contorni, le carni rosse e lo stoccafisso, ma anche con verdure come rucola, ortica, radicchio, erba, pepe e balsamico.

Dei due Monicultural, entrambi dal sapore medio-fruttato, l’Ascolana del frantoio Olive Gregori si abbina con pomodoro, sedano, erbe aromatiche, mela.

L’Orbetana del frantoio "L’Olinda", invece, è un olio evo biologico monovarietale che in passato ha ricevuto anche le 5 Gocce della Guida Bibenda, ovvero il libro guida sui migliori vini, grappe, oli e ristoranti d’Italia. All’odore, si sente un livello medio/intenso di fruttato, un livello medio di amaro e piccante, oltre a sensazioni erbacee prevalenti e leggeri sentori di carciofo, mandorla fresca e pomodoro. È ottimo su piatti a base di pesce, crostacei, pesce crudo, pesce cotto al vapore e verdure grigliate. 

Per quanto riguarda il “Sublìmis”, si parla di un olio dal colore giallo dorato intenso, con leggere venature verdi. Avvolgente al naso e fine in bocca, con toni vegetali di carciofo, cicoria e lattuga. Amaro deciso e piccante spiccato.

L’ultimo è un olio fruttato medio-inteso, con sentore prevalente di pomodoro verde ed erba fresca, oltre a leggere sensazioni di carciofo e mandorla fresca. Al gusto presenta un livello medio-intenso di amaro e piccante. Da abbinare con crostacei, legumi, baccalà, carni rosse al sangue, insalate e paste al pomodoro.

Il prezzo

Gli oli premiati costano circa 30 euro tranne il Sublìmis che si attesta tra 26 e 30 euro e L’Orbetana sui 20 (per 0,75 a bottiglia).