LORENZO PASTUGLIA
Cosa Fare

I migliori ristoranti delle Marche secondo la guida Identità Golose 2024

Dagli storici "Uliassi" e "Madonnina del pescatore" di Senigallia, all'Ophis di Offida (Ascoli Piceno). Al "Dalla Gioconda" di Gabicce Monte (Pesaro-Urbino) il premio "Giovani Stelle 2024"

Un piatto proposto da Casa Rapisarda e uno di Attico sul Mare, entrambi i ristoranti sono menzionati nella guida Identità golose

Un piatto proposto da Casa Rapisarda e uno di Attico sul Mare, entrambi i ristoranti sono menzionati nella guida Identità golose

Ancona, 3 maggio 2024 –  La 17esima edizione della Guida di ‘Identità Golose’ sui ristoranti d’Italia, Europa e Mondo è stata pubblicata online (per l’ottava volta consecutiva). Sono in totale 1.727 le recensioni: 1.070 quella per i ristoranti visitati dagli esperti della guida, 655 le segnalazioni invece fatte dagli utenti per pizzerie e cocktail-bar.

Dei 1.070 ristoranti recensiti, 862 sono italiani e 208 appartenenti a 43 Paesi d’Europa e non: dall’Austria all’Ecuador, dalla Norvegia al Senegal. Nella Guida, inoltre, sono 15 le gelaterie recensite, delle quali sei novità.

Le insegne rette da cuochi sotto i 30 e i 40 anni sono 580, poco più della metà delle schede complessive.

A fine aprile sono stati assegnati 18 premi alle ‘Giovani Stelle 2024’, ovvero alle cucine con meno di 40 anni di età. Tra i premiati c’è anche una cucina marchigiana, il ‘Dalla Gioconda’ di Gabicce Monte (Pesaro-Urbino), con la seguente motivazione: “Un tavolo placcato in oro, con vista sulla Baia degli Angeli, nell’Adriatico, un menu degustazione completamente personalizzabile sui gusti del cliente. E la cucina di un asso della cucina giovane italiana”.

Non premiati come ‘Giovani Stelle’, ma comunque riconosciuti nella guida, ci sono altri 37 ristoranti marchigiani.

Dalla Gioconda (Gabicce Monte)
Dalla Gioconda (Gabicce Monte)

Pesaro e Ancona: dal ‘Nostrano’ al classico ‘Uliassi'

Sempre nel Pesarese, c’è ‘Nostrano’ di chef Stefano Ciotti: una degustazione ricca di riferimenti pop, dal cucciolone al croccantino, passando per il cocco in spiaggia, ma anche riferimenti classici, piatti mari e monti o riferimenti alla tradizione come il suddetto pomodoro gratinato.

Nell’Anconetano, sono diverse le attività riconosciute dalla Guida. Il maggior numero a Senigallia, in particolare ‘La madonnina del pescatore’, ‘Nana Piccolo Bistrò’, il tre stelle Michelin Uliassi e la gelateria Paolo Brunelli. Altra gelateria ha sede a Falconara Marittima: quella della gelateria di famiglia ‘Quattrini’ in Piazza Mazzini.

Pochi chilometri più giù, a Portonovo, c’è ‘Il Clandestino’ di patron Moreno Cedroni e la ‘Casa Rapisarda’ a Numana. In provincia di Ancona, infine, c’è anche Loreto con Andreina, il ristorante dell’uomo dei carboni ardenti Errico Recanati, che cinque mesi fa ha confermato la sua stella Michelin.

Macerata e Fermo: da ‘Vitanova’ al ‘Da Sebastiani’

A Macerata, invece, è stato premiato il ‘Vitanova’ di chef Andrea Mosca, situato a due passi dal lungomare sud. A Macerata, invece, ha ricevuto il riconoscimento ‘Signore te ne ringrazi’ di chef Michele Biagiola, in grado di offrire piatti come i cargiù di ricotta al sugo di una volta, l'agnello all'arrabbiata e gli Involtini di capocollo alle erbe.

Nel Fermano, a Porto San Giorgio, ci sono invece ‘L’Arcade’ di Nikita Sergeev e il ‘Retroscena’ di Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti. Il primo è un cuoco residente da tempo sul territorio ma dalle origini moscovite e nel suo ristorante si potranno gustare specialità come l’Insalata russa il riccio di mare e la mandorla, il taco farcito con crema di friggitelli. Nel locale degli ultimi due si potranno trovare piatti della tradizione come le tagliatelle al ragù, in omaggio all’Emilia che ha segnato i primi passi di chef Abou Zaki.

A Ortezzano, invece, c’è il ‘Da Sebastiani’ dell’omonimo Carlo, in via Leopardi. Tra i piatti ci sono specialità come il battuto di marchigiana, i cardoncelli, il topinambur e nocciole, gli gnocchetti al sugo di cacciagione asparagi selvatici e funghi, i cappelletti di coniglio in porchetta ed emulsione di giardiniera. Come secondi, il pollo nostrano, la pecora e il piccione.

Ascoli: dal Pepe Nero (Cupramarittima) all’Ophis (Offida)

In provincia di Ascoli Piceno, a Cupramarittima, c’è il ‘Pepe Nero’ di chef Pierluigi Pullia. La cucina è ben ancorata alla tradizione marchigiana, ma condimenti leggeri, un sapiente uso dei vegetali e la cura nell’impiattamento, decisi dall’oste Michele Alesiani.

A Grottammare, invece, ci sono la new-entry ‘Attico sul mare’ e ‘Don Diego’. Il primo, di chef Tommaso Melzi, presenta piatti come lo sgombro con maionese d'alloro, i tortellini con ciauscolo, verza e mela rosa e il rombo dalla testa alla coda.

Nel secondo, di Reald PriftiZaccaria Alesiani, si possono rivivere i sapori della riviera adriatica come lo spaghetto con le vongole, lo spiedino calamaro e gambero, il frittino calamaro e gambero.

Chiudono ‘Il Tiglio’ a Montemonaco e l’‘Ophis’ di Offida.

Il primo, di chef Enrico Mazzaroni, propone novità come lo spaghetto impastato con caffè d’orzo, orecchie di maiale e polvere di paprika, la seppia alla brace con biscotto di fegato di seppia, testina di agnello e misticanza e tante altre sfide vegetali ben riuscite.

Il secondo, di chef Daniele Citeroni Maurizi, vuole elogiare la materia prima con piatti goduriosi, dai sapori dolci (come le patate nel tortello dalla pasta soave) o dai sapori amari, coinvolgendo ad esempio elementi come la cicoria.

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