Ancona, 5 luglio 2024 – Mare o montagna? Lago! Ovvero relax con un clima più fresco rispetto al mare, pic-nic, abbronzatura, gite fuori porta, da fare anche in giornata, che uniscono natura, passeggiate, arte e buona tavola. Ecco quali sono i paesaggi lacustri delle Marche (informazioni più dettagliate si possono trovare sul sito turistico della Regione).
Provincia di Macerata
Lago di Fiastra (Fiastra)
È il più grande bacino idroelettrico delle Marche. Si trova in una conca circondata da bellissime colline, ai piedi dei Monti Sibillini, a 685 metri. Il blu intenso e la pulizia delle sue acque ne fanno un valida alternativa alle spiagge costiere. La spiaggetta principale di San Lorenzo al Lago è attrezzata anche con bagnino. Sono disponibili apposite aree di sosta camper e parcheggi, oltre ad un bar con noleggio lettini e ombrelloni. Si possono fare escursioni a piedi e in mountain bike, passeggiata nordica, corsa, pesca, sport acquatici, andare a vela o in canoa, affittare pedalò e sfruttare le aree adibite alla griglia.
Lago di Caccamo (Serrapetrona)
Frequentato dagli appassionati di pesca e canottaggio, consente di godere, lungo le sue sponde, di rilassanti passeggiate e pic-nic. Ci sono campeggio, barbecue, ristorante, tavoli all’aperto e servizi vari quali uno spazio per giocare a bocce, una pista con le macchinine per i più piccoli, biliardini e giochi. Qui vengono praticate gare di canoa e kayak. Lago di Boccafornace (Valfornace)
Si può praticare la pesca sportiva e passeggiare lungo due sentieri: quello di destra, accessibile a tutti, si può percorrere a piedi o in mountain-bike; quello di sinistra conduce ad un bosco dove si possono osservare gli animali acquatici. Un’oasi di pace e serenità. Il percorso è stato arricchito da bacheche in legno, in cui sono state riposte guide storico-artistiche del territorio, quale invito ad esplorare l’entroterra, e alcuni libri (bookcrossing).
Lago di Polverina (Camerino)
Molto apprezzato dagli amanti della pesca sportiva, le sue sponde si prestano anche a passeggiate naturalistiche per ammirare la flora e la fauna del posto. Il lago si trova infatti nell’Oasi di protezione faunistica di Polverina, per la protezione di uccelli, come ad esempio l’airone cinerino e lo svasso maggiore. Vi cresce il salice bianco. Lago di Castreccioni o di Cingoli (Cingoli)
Il più grande bacino artificiale della regione e di tutto il centro Italia.. Meta di rotte migratorie di molti uccelli acquatici, è diventato “Oasi provinciale di protezione faunistica”; l’elevato valore naturalistico del bosco ha permesso all’area di essere riconosciuta come sito d'interesse comunitario. Nei boschi circostanti si possono effettuare interessanti escursioni a piedi e in mountain bike lungo i numerosi percorsi naturalistici ricchi di vegetazione, la Macchia del Montenero. Zona perfetta per giornate in relax, noleggiando barche, pedalò, canoe, natanti elettrici. Sulle rive ci sono bar, agriturismi e ombrelloni.
Lago delle Grazie (Tolentino)
Si trova nell’Oasi di protezione faunistica delle Grazie. Oltre alla densa vegetazione con salici e pioppi, ci sono uccelli quali airone cenerino, garzette, airone bianco maggiore, nitticora e tarabusino, diverse specie di anatre. Nell’area pic-nic ci sono tavoli, sedie e barbecue. Nelle vicinanze anche un ristorante. Lago Le Vene (Abbadia di Fiastra, Tolentino)
È situato nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra lungo il sentiero natura. Il lago è un’ex cava di ghiaia; vi nidificano uccelli migratori quali l’airone cenerino, la garzetta, la folaga, il tuffetto, il martin pescatore e la gallinella d’acqua. Il percorso si presta per le osservazioni faunistiche, favorite dalla varietà di ambienti presenti (campi coltivati, bosco, fiume, lago, pineta) oltre che per le case coloniche.
Provincia di Ascoli Piceno
Lago di Pilato (Montemonaco)
Si trova a 1.941 metri di altezza, sul Monte Vettore, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. È l'unico lago naturale delle Marche e uno dei pochissimi laghi glaciali di tipo alpino presenti nell'Appennino. È conosciuto come "il lago con gli occhiali" in quanto i due laghetti montani presenti talvolta si uniscono a causa dello scioglimento del ghiacciaio sovrastante. Il lago ospita un particolare endemismo, il Chirocefalo del Marchesoni, quindi è severamente vietato bagnarsi nelle sue acque e bisogna mantenere una distanza di almeno 5 metri dal bordo per evitare di calpestare le uova deposte a riva. Secondo la leggenda nel lago sarebbe finito il corpo di Ponzio Pilato; nel Medioevo era considerato luogo di streghe e negromanti. Sono richiesti scarponi da trekking e racchette per l’escursione (sentiero non adatto a tutti).
Lago di Gerosa (Montemonaco)
Vengono spesso organizzate competizioni di canoa, vela e pesca poiché le dimensioni generose si prestano ad ospitare queste attività. Durante il periodo estivo le sue spiaggette sono frequentate da numerosi turisti. La riva destra, prevalentemente ricoperta da boschi, è la meno accessibile ma ben si presta per passeggiate all’ombra. Non è raro poter osservare le immersioni degli svassi (uccelli acquatici). Ogni anno sempre più colonie di anatre migratorie fanno sosta qui. Laghetto di Palazzo Borghese (Montemonaco)
Suggestivo specchio di acqua raggiungibile solo a piedi e visibile esclusivamente tra la primavera e l’inizio dell’estate dopo lo scioglimento delle nevi dei ghiacciai invernali. Nelle sue acque è ospitato il Chirocefalo della Sibilla, specie simile al più famoso Chirocefalo del Marchesoni del Lago di Pilato. Lago di Talvacchia (Ascoli Piceno)
Lungo la sponda sinistra del Castellano è stata creata una pista ciclopedonale che consente di arrivare alle sorgenti di acqua sulfurea (salmacina) che, in epoca romana, attraverso una condotta sotterranea, realizzata in conci di travertino, portava l'acqua fino al Forte Malatesta, da cui il nome della chiesa annessa "Santa Maria delle Terme". Lago di Castel Trosino (Ascoli Piceno)
A valle della diga è possibile scorgere la confluenza del fiume all’interno dell'acquedotto romano che portava acqua ad Ascoli, mentre a monte del lago si trovano le sorgenti d'acqua sulfurea, alcune delle quali sono ancora visibili malgrado la presenza del lago e sono raggiungibili grazie alla pista ciclopedonale. Inoltre, nella lungolago, è situato un parco dove si possono fare delle escursioni a piedi e in mountain bike. Grandi e piccini possono ammirare animali come aironi e pesci, grazie al punto di avvistamento.
Provincia di Pesaro Urbino
Lago di Mercatale (Sassocorvaro Auditore)
Meta di canottieri, pescatori e visitatori alla ricerca di relax e tranquillità, è un luogo ideale per le scampagnate, essendoci un parco attrezzato anche con bar e ristoro. Presenti vialetti ben curati, tettoie e panchine, piccoli impianti sportivi di beach-volley, un’area giochi per bambini, un’area sosta camper e un ristorantino, servizio ombrelloni con bagnino e si possono noleggiare imbarcazioni. Lago del Furlo (Acqualagna)
Si trova nella Riserva naturale Gola del Furlo. La forra si è formata tra il monte Pietralata e il monte Paganuccio, grazie alla forza erosiva del fiume Candigliano. Da non perdere sono le escursioni sui monti del Furlo, in cui si alternano boschi, pareti rocciose e prati, fossili, una straordinaria concentrazione di specie vegetali che vivono nei più diversi habitat e la presenza di tantissimi animali, tra cui l'aquila reale, simbolo della riserva del Furlo. Interessanti anche gli itinerari storico- artistici e gastronomici nelle vicine località di Apecchio, Cagli, Cantiano, Piobbico e Acqualagna.
Provincia di Ancona
Laghetti di Portonovo
A Portonovo, Bandiera Blu d'Europa , affacciato sull’omonima baia nel cuore del Parco regionale del Monte Conero, si trovano due laghetti speciali dal punto di vista paesaggistico e ambientale: il Lago Profondo e il Lago del Calcagno o Lago Grande. A pochissima distanza dal mare, contengono acqua salmastra, risultante della mescolanza di acqua di mare con acqua dolce. Per quanto riguarda la fauna si ricorda la presenza della gallinella d'acqua, del martin pescatore e del germano reale.
Provincia di Fermo
Lago di San Ruffino (Amandola)
Si trova nel Parco nazionale dei Sibillini, a circa 1 chilometro dall’Abbazia dei Santi Vitale e Ruffino. Con l’inizio dell’autunno, fino alla fine della primavera, la diga viene aperta con l’acqua libera di defluire verso valle e il lago che, come per magia, scompare quasi come se si fosse aperta una cavità nel sottosuolo e le acque fossero state inghiottite. Per questo viene anche chiamato anche “Lago Fantasma”. Attorno al lago si snoda un sentiero percorribile a piedi, a cavallo o in mountain bike; tante le attività organizzate, come gite in canoa e regate a vela.