Ancona, 30 ottobre 2022- Halloween non è solo 'dolcetto o scherzetto'. Per i più temerari e per trascorrere l'evento in maniera insolita, ci si può addirittura avventurare nei luoghi 'stregati' delle Marche, lasciandosi trasportare dal fascino di storie e leggende.
Halloween 2022, cosa fare il 30 e 31 ottobre nelle Marche
Eccone una selezione qui di seguito.
Ancona, Palazzo Benincasa
Cosa rende così speciale Palazzo Benincasa agli occhi dei visitatori? Oltre naturalmente alla sua pregiata architettura, questo luogo viene visitato dagli amanti del mistero per i racconti che riguardano fatti inspiegabili che avverrebbero al suo interno. Tra i tanti, ci sono testimonianze che affermano che all’interno di Palazzo Benincasa vivrebbe il fantasma di una donna vissuta qui oltre un secolo fa. Si tratterebbe dello spettro di una giovane donna che amava suonare il pianoforte.
Ancona, Monte Conero
Si racconta che qui, due o tre volte all’anno, le streghe tenessero grandi riunioni e che venissero per raccogliere ogni genere di erba utile per i loro incantesimi, utilizzati per far morire la gente di tisi o altre malattie, e per preparare filtri d’amore. Di solito per non farsi scoprire si nascondevano nella boscaglia assumendo le forme di strani animali.
Urbino, Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, venne costruito nel corso del XV secolo. La storia di un fantasma attira ogni anno numerosi amanti dei fenomeni paranormali. Si tratta dello spettro di una domestica, vestita con abiti dell’epoca. Nelle notti di plenilunio estivo, il fantasma sarebbe stato avvistato molte volte, passeggiare avanti e indietro nel cortile del Palazzo, con in mano un secchio e un panno bianco, prima di scomparire tra le mura.
Pesaro, il Fiume Foglia
Il fiume Foglia, che qui sfocia nel mare dopo aver attraversato tutta la provincia, un tempo si chiamava Isaurum, da cui poi prese il nome la cittadina (dal libro 'Marche stregate, viaggio nella stregoneria popolare marchigiana', Giaconi Editore). Si narra che la sua denominazione cambiò assumendo il nome di una potentissima strega che frequentava quelle zone. Di lei si diceva che compisse azioni turpi. Secondo un’altra versione invece, Folia era nota alla tradizione popolare come una specie di ninfa fluviale e agreste, amata da Mutino, nome attuale di uno degli affluenti del Foglia.
Ussita (Macerata), la Fonte delle Streghe
Ad Ussita (Mc), esiste ancora la Fonte delle Streghe. Si racconta che qui si possa intravedere nella pietra che costituisce il fontanile il profilo di una strega, che però secondo alcuni sarebbe stata una delle fate della Sibilla, avvezza a dissetarsi in questo posto. Un’altra versione della leggenda raccontava che qui fosse morta una giovane strega e che quindi il suo profilo sarebbe rimasto impresso nella pietra.
Montegiorgio (Fermo)
In questo paesino di antica origine medievale le streghe si appollaiavano sugli alberi della zona di Castagneto, oggi tranquillo quartiere residenziale, ma un tempo caratterizzata dalla presenza di grosse querce su cui le streghe attendevano ignari passanti. Nella zona delle Piane, ancora oggi poi esistono i resti di quello che fu uno degli alberi monumentali più imponenti delle Marche, chiamato Cerquabella, sotto le cui ampie fronde si radunavano le streghe prima di partire per le loro scorribande notturne.
Il lago di Pilato (Ascoli)
La leggenda vuole che nelle sue acque sia finito il corpo di Ponzio Pilato, il quale, reo della crocifissione del Salvatore e condannato a morte dall’imperatore, chiese che il suo cadavere fosse posto su di un carro trainato da due tori e affidato al caso. Il carro finì tra i Monti Sibillini e si immerse in questo piccolo bacino di origine glaciale. Il lago dunque acquisì una carica fortemente negativa e maledetta, tanto da guadagnarsi la fama di luogo privilegiato per il raduno di streghe, diavoli e negromanti, che venivano qui per consacrare i famigerati Libri del Comando. Ancora oggi, ogni tanto, qualcuno si arrampica fin lassù per provare a percepirne l’aura oscura.