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Alluvione e terremoto Marche, oltre 4mila interventi dei vigili del fuoco di Ancona

Il comandante provinciale Pierpaolo Patrizietti ha presentato il bilancio di un anno in prima linea in occasione della loro patrona: "La mattina del 15 settembre erano già 280 i pompieri in servizio nel Senigalliese: di solito a disposizione ce ne sono al massimo 70"

Ancona, 4 dicembre 2022 - Alluvione e sisma, i due drammi in 57 giorni che hanno colpito duro la provincia di Ancona e stravolto l’operatività dei vigili del fuoco con oltre 4mila interventi fatti. Nel bilancio dell’attività dei vigili del fuoco di Ancona, illustrato dal comandante provinciale Pierpaolo Patrizietti in vista della ricorrenza odierna di Santa Barbara protettrice del Corpo, i due eventi calamitosi sono la cartina tornasole di un 2022 molto difficile per le Marche. Di calamità in calamità, ora sotto i riflettori c’è Ischia, colpita pochi giorni fa da un evento identico nel bilancio delle vittime (12 tra cui una persona dispersa). L’isola campana, prima della frana e dall’onda di fango, messa in ginocchio cinque anni fa da un terremoto di magnitudo simile a quella che ha sferzato l’anconetano il 9 novembre scorso. Proprio a Ischia in questi giorni è operativo un tecnico Tas (Topografia applicata al soccorso) dei vigili del fuoco di Ancona.

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Le ricerche disperate per trovare il corpo della dispersa nell’alluvione, Brunella Chiù
Le ricerche disperate per trovare il corpo della dispersa nell’alluvione, Brunella Chiù

Prima di illustrare i punti più importanti del bilancio annuale, a partire da numeri davvero impressionanti, il comandante Patrizietti ha voluto ringraziare tutto il suo personale attivo nel corso del 2022, specie quello impegnato nei due eventi, vigili, tecnici e amministrativi, senza dimenticare i vigili in pensione. Patrizietti tra oggi e domani parteciperà alle celebrazioni per la Santa Barbara, compresa una funzione religiosa a Barbara (stamattina alle 11, dopo un riconoscimento consegnato dal sindaco di Barbara venerdì sera) e la Messa al Duomo di Ancona. Numeri impressionanti, si diceva, quelli presentati durante il bilancio. A partire dagli oltre 1.450 interventi dei vigili del fuoco di Ancona dopo la devastante alluvione del 15 settembre scorso: "La mattina del 16 settembre erano già 280 i pompieri in azione nei territori devastati del Senigalliese – ha ricordato Patrizietti – Di solito a disposizione ce ne sono al massimo 70. Il problema del personale è importante, abbiamo carenze soprattutto per quanto concerne capisquadra e capireparto, ma anche di funzionari. Tutto ciò è fisiologico, ma basta un’emergenza come l’alluvione per trovarci in forte difficoltà".

E poi il sisma del 9 novembre, con più di 2.600 verifiche di staticità di edifici in provincia di Ancona a seguito delle forti scosse del mattino con 37 edifici dichiarati inagibili e 138 persone sfollate solo nell’Anconetano. In un anno oltre 12mila interventi complessivi che arriveranno a 13mila a fine 2022, a fronte di una media annua di 8.500 (+50%). A proposito del terremoto, Patrizietti conferma la forza della prima scossa, quella delle 7,07, soprattutto sulla città di Ancona: "I danni più ingenti sono stati qui in città. Solo per capire la portata, in pochi giorni abbiamo fatto molte più verifiche di staticità rispetto a quanto fatto, sempre ad Ancona, in un mese dopo le scosse di fine ottobre 2016".

Per quanto concerne l’ordinario, ci sono due punti da rilevare: "Sul fronte della prevenzione antincendi è stato fatto un ottimo lavoro e qui devo ringraziare il Comune di Ancona per il servizio di vigilanza attivato assieme a Portonovo in estate, su suggerimento del prefetto, che ha dato i suoi frutti. Il bilancio degli incendi, in generale, è stato uno dei migliori di sempre" ha aggiunto Patrizietti. Infine la maggior consapevolezza degli organizzatori di eventi, con le Commissioni di Pubblico Spettacolo, coordinate proprio dai vigili del fuoco che hanno evidenziato gli ottimi passi avanti dopo la tragedia della discoteca di Corinaldo di quattro anni fa.