Serie D. "Civitanova è la mia casa. C’è un lavoro da terminare»

La punta Spagna sottolinea il risultato raggiunto: "Riportati i tifosi allo stadio e vogliamo continuare".

"Civitanova è la mia casa. C’è un lavoro da terminare"

"Civitanova è la mia casa. C’è un lavoro da terminare"

Il ritorno in rossoblù la scorsa estate dopo 10 anni, l’infortunio alla prima giornata e un calvario di qualche mese. Quindi, Stefano Spagna, torna in campo e chiude la stagione nel migliore dei modi: tre gol nelle ultime due gare, quelle decisive per la vittoria del campionato della Civitanovese. "I cavalli buoni si vedono all’arrivo", aveva scherzato al termine del match con la Jesina, quella che ha sancito il salto in D. Bomber Spagna riparte da quegli undici metri del 28 aprile, quando al Polisportivo c’erano 5.000 persone. "Ricordo – dice ora il centravanti – le prime giornate, quando sugli spalti c’erano poche centinaia di persone e le ultime, dove si sono registrati diversi sold out".

Spagna, perché ha deciso di rimanere?

"Per la stessa motivazione per cui ero qui lo scorso anno: Civitanova è la mia seconda casa e voglio portare a termine un progetto. Mai ho pensato di lasciare il club. I tifosi sono stati fantastici. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di riportare la gente allo stadio e vogliamo continuare a perseguirlo. Il calcio è questo".

Va bene, ma avrà anche un obiettivo personale?

"Prima viene sempre il traguardo di gruppo. Non ho più 20 anni, dunque non penso tanto al numero dei gol. Posso farne anche 0, l’importante è che la squadra si arrivi dove si vuole arrivare".

In D, ha disputato diverse stagioni: che torneo si tratta?

"L’anno scorso era un torneo difficilissimo, quest’anno lo è ancor di più. Ci sono squadre come L’Aquila e Samb costruite per distruggere il campionato. Noi dobbiamo salvarci. Perciò, bisogna continuare sulla strada intrapresa lo scorso anno, continuando a puntare sul gruppo. Poi, le qualità emergeranno e di conseguenza anche i risultati".

Conosce alcuni dei nuovi arrivati in casa Civitanovese?

"Sì, Diop, Zanni e Padovani per averci giocato contro. Sono tutti ragazzi bravi e sono contento che siano venuti perché potranno darci una grossa mano".

Francesco Rossetti

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