ANDREA VERDOLINI
Sport

Recanatese, si è chiusa un’era. Sbaffo è un giocatore della Samb

Il giocatore, dopo la risoluzione del contratto, ha iniziato la sua avventura in maglia rossoblù

Alessandro Sbaffo ha spiccato il volo verso San Benedetto

Alessandro Sbaffo ha spiccato il volo verso San Benedetto

È finita…come doveva finire, con buona pace di quei pochi ed anacronistici romanticoni che credono ancora nelle "bandiere" nel calcio. Sbaffo e la Recanatese hanno consensualmente risolto il contratto in essere e, giusto il tempo di svuotare l’armadietto, l’ormai ex capitano giallorosso ha imboccato l’Autostrada per indossare la casacca della desideratissima Sambenedettese. Tutti coloro che hanno un minimo di sale in zucca o che comunque hanno una seppur saltuaria frequentazione di questo mondo, sapevano che sarebbe andata così ed è inutile, anzi controproducente, fare la voce grossa, visto che la volontà del giocatore è, assolutamente, sovrana e la società non ha fatto altro che assecondarla.

In ogni caso a Recanati si volta pagina, anzi, dopo quattro anni e mezzo, si può dire che si sia conclusa un’era, condita da oltre 130 presenze e 61 reti, con il raggiungimento di quello che, al momento, è l’apice della storia giallorossa, ossia la disputa dei playoff in Serie C. Stagioni memorabili, con un campionato di quarta serie stravinto, il successivo titolo tricolore e la prima stagione tra i professionisti, sofferta all’inizio poi proseguita come meglio non si sarebbe potuto immaginare. Il tutto anche grazie ad un’alchimia definita, dallo stesso Sbaffo, "magica" ed una coesione di gruppo fuori dall’ordinario, con la supervisione di un allenatore magistrale nel creare una sintonia assoluta con i propri calciatori.

Una serie di eventi nefasti che a raccontarli tutti ci vorrebbe un volume, ha incrinato questo idillio ed è comunque sacrosanto che il giocatore, appena reduce da un serio infortunio che lo ha tolto di mezzo per tre mesi, ambisca, visti i mezzi che ha, a nuove stagioni ruggenti. Magari a 34 anni e rotti le prospettive di carriera non saranno a lunghissimo termine ma serve vivere il presente e nessuno, nelle segrete stanze, se l’è sentita di mortificare questa possibilità, magari anche per un comprensibile, debito di riconoscenza.

Sulla gestione di tutta questa telenovela meglio soprassedere e ne fanno fede i mugugni di entrambe le tifoserie poi le cose, complice fortunatamente il campo, fanno presto a cadere nel dimenticatoio. Nel comunicato ufficiale la Recanatese formula i suoi auguri, non di circostanza, per la nuova avventura che ha tutti i crismi per essere foriera di grandi soddisfazioni. A patto che Sbaffo si metta completamente a disposizione di una squadra che, attualmente, è un rullo compressore, come verificato al Tubaldi, accetti e metabolizzi con il sorriso qualche critica che inevitabilmente gli pioverà addosso e soprattutto comprenda che il clima in Riviera è profondamente diverso da quello del Colle dell’Infinito. In tutti i sensi…

Andrea Verdolini

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