Qui Recanati. C’è preoccupazione per i tre gol al passivo

La Recanatese ha subito una sconfitta amara contro la Fermana, con decisioni arbitrali contestate e errori difensivi evidenti. L'allenatore Filippi punta a correggere gli errori per la prossima partita.

C’è preoccupazione per i tre gol al passivo

La Recanatese ha subito una sconfitta amara contro la Fermana, con decisioni arbitrali contestate e errori difensivi evidenti. L'allenatore Filippi punta a correggere gli errori per la prossima partita.

A livello di consuntivo la prima giornata per la Recanatese è andata come peggio non si sarebbe potuto immaginare. Sconfitta rocambolesca ed alla vigilia totalmente imprevedibile contro la Fermana, solenne arrabbiatura per una direzione arbitrale censurabile e doppia espulsione quantomeno discutibile, tra cui quella di Sbaffo le cui proteste, per un evidente corner non concesso al 95’, dalla tribuna sono apparse civilissime. Vista la mala parata, con il rosso a Marchegiani al 40’, anche un pareggio poteva essere digerito ed invece, giusto per completare l’opera, la giacchetta nera ha ignorato la plateale trattenuta di Fontana su Pesaresi che ha propiziato il terzo gol ed allora ci si è arresi…all’inevitabile. Una sconfitta del genere brucia enormemente anche considerando la caratura di un avversario tutt’altro che trascendentale ed è una ferita che non sarà semplicissimo rimarginare, visto anche cosa prospetta il calendario.

Tuttavia, parafrasando un noto proverbio, la migliore carità inizia a casa propria e dunque è necessario analizzare le molteplici cose che non sono andate. A partire da un problema che rischia di diventare cronico dall’anno scorso, ossia quello della fragilità difensiva. Incommentabile il modo con il quale si è subito il primo gol: un assist morbido di Romizi che ha superato uno Spezzano apparso quasi imbambolato ed a Sardo non è parso vero di presentarsi, solo soletto davanti al portiere. Qua e là altri errori perché, se vai ad analizzare anche la rete di Ferretti è stata troppo agevole con Ferrante evitato ed il tackle di Cusumano arrivato troppo tardi. Se la terza linea non riuscirà a trovare una sua solidità, sia pure con l’enorme attenuante dell’inferiorità numerica, saranno dolori autentici. Dall’altra parte però c’è stato un primo tempo da non disprezzare anzi e nel quale la squadra, ispirata da un Mordini straripante sulla fascia e da Alfieri apparso subito in buona forma, ha mostrato alcune ottime manovre, concretizzando però molto meno rispetto a quanto costruito.

Oggi si riprende ed all’allenatore Giacomo Filippi abbiamo chiesto quali saranno le prime parole che rivolgerà alla truppa in vista della partita di San Benedetto: "dirò solo che c’è da lavorare, correggendo quello che non è andato. Ci sono state oggettivamente situazioni in cui non siamo stati all’altezza e contemporaneamente migliorare quello che di buono abbiamo fatto".

Andrea Verdolini

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