Lube, si complica il ritorno di Podrascanin

Il forte centrale sarà impegnato alle Olimpiadi fino ad agosto e non ci sarebbero i tempi perché possa diventare un giocatore italiano

Lube, si complica il ritorno di Podrascanin

Lube, si complica il ritorno di Podrascanin

di Andrea Scoppa

La qualificazione proprio in extremis della Serbia alle Olimpiadi, ottenuta nell’ultima giornata della Vnl, potrebbe mutare il mercato della Lube. Quantomeno far cambiare idea e obiettivo per l’ultimo acquisto rimasto, quello del quarto centrale. Ad inizio maggio abbiamo riportato in anteprima l’interesse di Civitanova per Podrascanin, ex pilastro della Lube del passato (dal 2008 al 2016) ed ex perno più recente di Trento, l’uomo del muro che ha fatto alzare all’Itas l’ultima Champions. Il "Potke" attualmente è senza squadra e non ha lesinato messaggi d’amore più o meno velati verso la Lube. Ovviamente la società non poteva restare indifferente. Ne abbiamo parlato prima e brevemente con coach Medei e poi più approfonditamente con il direttore generale Cormio e nessuno ha davvero smentito la possibilità del ritorno. L’uomo mercato però ha specificato sul Carlino di dieci giorni fa che la società vuole chiudere il reparto con un italiano ed ha aggiunto che sì Podrascanin ha chiesto alla sua federazione di diventare giocatore italiano (ha già il passaporto, ora potrebbe ottenere i meriti sportivi come avvenuto per Rychlicki) ma che "Stando alla regolamentazione attuale chi può decidere il cambio di federazione sono appunto la Federazione serba, quella italiana e quella internazionale…C’è un documento ufficiale nel quale la Serbia ha chiesto alla Fivb di accontentare il giocatore che vive in Italia ormai da 17 anni. Podrascanin ha manifestato il desiderio di finire la carriera alla Lube, ma noi al momento possiamo essere solo spettatori". Il problema è che la qualificazione della nazionale serba a Parigi 2024 allungherà/ritarderà i tempi e forse renderà tutto impossibile. È evidente infatti che Podrascanin a quasi 37 anni abbia tutta la voglia del mondo di giocare un’ultima Olimpiade in carriera, ma rischia di essere impegnato quasi fino a metà agosto e a quel punto potrebbero non esserci più le condizioni burocratiche per completare la procedura e farlo diventare giocatore italiano in vista della SuperLega. Vedremo cosa succederà. Ci risulta che la Lube abbia come alternativa non un omologo d’esperienza, semmai un centrale giovane. Insomma avrebbe bloccato un atleta di talento, di prospettiva. In questo caso però straniero e ciò significherebbe la promozione di Larizza a minimo terzo atleta nella gerarchia, in un settore che vede già a disposizione di Medei il francese Chinenyeze e il neo arrivato Gargiulo.

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