REDAZIONE MACERATA

L’Ascoli non sa più vincere. Corazza prova a sfatare il tabù ma l’Arezzo la riprende su rigore: per Di Carlo è un altro punticino

Salgono a nove le partite senza successi per la squadra bianconera. Il bomber sfrutta una grande giocata di Tremolada e regala il vantaggio, poi un fallo di Adjapong viene punito e Pattarello non sbaglia.

Corazza prova a sfatare il tabù ma l’Arezzo la riprende su rigore: per Di Carlo è un altro punticino

Salgono a nove le partite senza successi per la squadra bianconera. Il bomber sfrutta una grande giocata di Tremolada e regala il vantaggio, poi un fallo di Adjapong viene punito e Pattarello non sbaglia.

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ascoli

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(4-3-3): Trombini; Montini, Del Fabro, Chiosa, Coccia (dall’11’ s.t. Righetti); Renzi (dal 36’ s.t. Settembrini), Santoro, Mawuli (dall’11’ s.t. Gucci); Guccione (dal 17’ s.t. Tavernelli), Ogunseye (dal 17’ s.t. Pattarello), Gaddini. Panchina: Galli, Borra, Fiore, Lazzarini, Bigi, Barboni, Concetti. Allenatore: Troise.

ASCOLI (4-2-3-1): Livieri; Alagna, Gagliolo, Quaranta, Cozzoli; Varone, Bando (dal 12’ s.t. Bertini); Adjapong (dal 41’ s.t. Tavcar), Silipo (dal 12’ s.t. Tremolada), Tirelli (dal 31’ s.t. Caccavo); Corazza (dal 31’ s.t. Marsura). Panchina: Abati, Raffaelli, Maurizii, Piermarini, D’Uffizi, Campagna, Maiga Silvestri, Gagliardi, Achik. Allenatore: Di Carlo.

Arbitro: Zago di Conegliano.

Marcatori: al 25’ s.t. Corazza, al 40’ s.t. rig. Pattarello.

Note – 3.104 spettatori (1.521 paganti, di cui 176 ospiti, 1.583 abbonati), incasso non comunicato. Ammoniti: Tavernelli per l’Arezzo; Gagliolo, Bertini per l’Ascoli. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 1-4. Angoli 3-2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 6’.

L’Ascoli si scuote solo a metà, ma perde un’altra ghiotta chance per rompere quella scia nera senza vittorie che ora sale addirittura a 9 turni. Ad Arezzo non si va oltre l’1-1 e la tana degli amaranto si conferma un campo tabù. Corazza illude prima del pari su rigore di Pattarello. Sugli spalti i quasi duecento tifosi ascolani presenti hanno proseguito la dura contestazione contro il patron Pulcinelli e i vertici societari. I bianconeri approcciano in difensiva lasciando l’iniziativa ai toscani. Poco prima della mezz’ora però a sorpresa è il Picchio a sfiorare il vantaggio con Silipo che impegna Trombini. I padroni di casa riprendono in mano le redini in chiusura di primo tempo. Qui Livieri deve rifugiarsi in corner sul tentativo di Chiosa. Nella ripresa la sfida diventa interessante con l’Ascoli che finora, nei secondi 45’, è stata la squadra in grado di lasciare più punti per strada (8). L’Arezzo invece si conferma una di quelle in grado di recuperarne di più. E le cose vanno proprio così. Si riprende con Mawuli che nelle prime battute gira fuori da buona posizione. Troise prova ad aumentare il peso offensivo dei suoi inserendo quasi tutti gli elementi offensivi a disposizione, ma a passare avanti è l’Ascoli come un lampo nella notte.

Il nuovo entrato Tremolada lancia in profondità Corazza con una gran giocata. Il Joker bianconero approfitta dell’incertezza avversaria e fa tutto il resto con un diagonale destro che non lascia scampo a Trombini. Nel finale sale il forcing dell’Arezzo. Adjapong la combina grossa e il contatto in area con Righetti consegna il penalty che Pattarello trasforma senza difficoltà. Gli uomini guidati da Di Carlo tornano a casa con un punto. La classifica resta sempre amarissima.

Massimiliano Mariotti

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