Missione compiuta. Alla vigilia avevamo evidenziato le difficoltà del Portuali Dorica, neopromossa terz’ultima in classifica e da 6 gare senza successo. Il Chiesanuova poteva e doveva approfittare delle "debolezze altrui" per riprendere a correre e i biancorossi non si sono fatti scappare l’occasione. A Torrette le reti di Canavessio e Sbarbati, prima che i rivali accorciassero le distanze, hanno spinto il Chiesanuova ad una importante vittoria dopo 2 pareggi. Tre punti che sono diventati 19 in totale, facendo volare (anzi ri-volare) i ragazzi di Mobili in testa, stavolta assieme al K-Sport Montecchio. Oltre al risultato che fa continuare l’incredibile imbattibilità, tra le note più belle della domenica c’è la rete di Sbarbati. Lo "squalo", l’anno scorso capocannoniere del team con 9 centri, non aveva ancora mai gonfiato la rete tra Coppa Italia e campionato. Non aveva giocato male finora, anzi, ma sappiamo quanto per un punta pesi non segnare e quindi Mobili gongola pensando quanto questo gol possa caricare il 33enne nato proprio ad Ancona. "Non era scontato vincere in Ancona, ma dovevamo assolutamente tornare al successo – ci dice Sbarbati – anche perché i due pareggi ci avevano visti avanti e poi ripresi. Dovevamo dare un messaggio in primis a noi stessi. Il primo posto in classifica? Beh a novembre non vinci niente". Domenica lei e Persiani insieme in attacco. "Francesco oltre che un bravissimo calciatore sa adattarsi in più ruoli, da prima punta ad esterno. È forte e con lui ti trovi". Quanto le mancava il gol? "A questa età e a questo punto della carriera, conta più la squadra. Certo, chiudere il campionato a zero gol sarebbe stato bruttissimo, però ero sereno, prima o poi il gol sarebbe arrivato. Importante che la rete abbia dato la vittoria". E si è sbloccato proprio nella sua Ancona. "In effetti conosco tutti dei Portuali. Non è che per amicizia la potevo buttare fuori, comunque al triplice fischio si torna amici più di prima. È una società sana, molto seria ed auguro loro di salvarsi perché sarebbe storico al primo anno".
Andrea Scoppa
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