Giro, Pellizzari vola sul Monte Pana. Pogacar gli regala la maglia rosa

Il tributo del campione sloveno al giovane camerte, arrivato secondo nella sedicesima tappa

Giro, Pellizzari vola sul Monte Pana. Pogacar gli regala la maglia rosa

Giro, Pellizzari vola sul Monte Pana. Pogacar gli regala la maglia rosa

In termini tecnico-statistici è l’ennesimo podio della verdissima carriera professionistica del camerte Giulio Pellizzari, ma è il più importante per il più giovane corridore del Giro d’Italia 2024. In chiave emozionale, promozionale e di visibilità, hanno un’elevatissima valenza la fuga ammirata anche in televisione, il sorpasso nei confronti dell’icona bi-mondiale Alaphilippe che è stato mattatore a Fano, l’assolo sul Monte Pana, l’argento finale dopo 16” alle spalle di Pogacar colto allo sprint su Martinez.

Nell’immediato dopocorsa della sedicesima tappa del Giro d’Italia, a Santa Cristina in Val Gardena, Pellizzari ha chiesto gli occhiali allo sloveno, per ricordo, questi si è tolto e gli ha dato anche la maglia rosa, porgendogliela e poi abbracciandolo. Le immagini fanno il giro del mondo (Tuttobiciweb: “Pogacar, Pellizzari e l’abbraccio tra due giganti”). Ma nulla fa girare la testa e mutare il sorriso al sempre modesto, determinato e concentrato “Gioiellino di Camerino”.

Inutile dire dello stato d’animo della città universitaria, della Macerata sportiva e delle Marche federciclistiche. Per una volta, si esprime anche il sempre defilato papà Achille: "Non ho parole…". Sintetico Sandro Santacchi, concittadino, primo mentore e presidente onorario dell’Avis-Frecce Azzurre: "Oggi c’è poco da raccontare perché tutti avete visto il vero Giulio Pellizzari. Una emozione immensa. In questa giornata trionfale di Giulio, mi piace sottolineare il suo grande carattere, quello dei campioni veri, quello che gli ha permesso di superare due diversi malanni e rimanere in classifica tra sofferenze incredibili".

Il gran futuro preconizzato da ogni esperto per l’alfiere del team VF Group Bardiani Csf Faizanè è anche nelle parole del pur prudente presidente federciclistico marchigiano Lino Secchi: "Come ho detto a Fano, alla terza settimana avremmo visto Giulio. Così è stato. Se avrà fortuna, tra qualche anno lo vedremo in ben altre posizioni in classifica. È una grande soddisfazione per noi e per le società: lavoriamo come volontari con i ragazzi e le ragazze, sin da giovanissimi, sperando che ogni tanto esca un Pellizzari. Grazie!". In prospettiva a breve e medio termine, si può attendere anche dell’altro dal corridore che aveva come obiettivo quasi solo quello di finire il Giro d’Italia, acquisendo quanta più esperienza possibile.

In primo piano la capacità di recupero e di rilancio di Pellizzari, che, anche alla sua prima esperienza in una corsa di tre settimane, dimostra che più corre più sa andare forte, oltre ogni ostacolo.

Umberto Martinelli

Continua a leggere tutte le notizie di sport su