ANDREA SCOPPA
Sport

Cormio sul futuro della Lube: "Calcio e volley possono convivere

Il dg del club: "Non siamo condizionati dalla decisione della proprietà di investire anche nel football"

Cormio sul futuro della Lube: "Calcio e volley possono convivere

Cormio sul futuro della Lube: "Calcio e volley possono convivere

Dopo i tifosi, anche Giuseppe Cormio, direttore generale della Lube, ostenta totale serenità. Per l’uomo mercato biancorosso, colui che dal 2016 costruisce i roster civitanovesi e quindi è tra gli artefici del ciclo vincente che ha caratterizzato il club negli ultimi anni, la decisione della proprietà di investire nel calcio non produrrà effetti nocivi sull’attività della Lube Volley.

Cormio, voi della dirigenza quando siete stati messi al corrente della novità?

"Non ricordo con precisione, ma Giulianelli me ne ha parlato nell’ultimo mese e mi ha chiesto qualche consiglio dato che ho lavorato anche nel calcio".

Teme ripercussioni per l’attività pallavolistica?

"Non ne vedo, non immagino condizionamenti nel nostro programma, i due ambiti conviveranno benissimo. La scelta di entrare nel calcio è politica e di cuore, perché l’azienda Lube ha già fatto tanto per il territorio di Treia ed ora vuole fare di più per i giovani attraverso lo sport. Tutti parlano del calcio, ma attenzione perché tra le realtà coinvolte c’è una Polisportiva che al suo interno spazia fino alla ginnastica".

Durante la conferenza stampa Giulianelli ha anche parlato dell’intenzione di non sperperare più soldi con contratti faraonici ad atleti di pallavolo. Se vogliamo non una novità dato che già dal 2022 avete ridotto il budget e posto una sorta di tetto agli ingaggi.

"È così infatti. Ha espresso un pensiero che io ripeto da tempo, vale a dire che al mondo ci sono al massimo 10 atleti che possono fare la differenza nel volley e se quelli li hanno altre squadre e li hanno blindati, è giusto puntare sui giovani e agire in prospettiva".

Qualcuno però ha fatto notare che la Lube parla tanto di giovani ma poi in Prima squadra ha solo Larizza cresciuto nel vivaio.

"Ma non è certo colpa di Giulianelli, semmai mia, dei dirigenti e dei responsabili del settore giovanile se in effetti possiamo citare solo i Paparoni, i Diamantini e i Larizza".

È strano perché comunque la Lube ha vinto tanto negli anni con la sua Academy: come mai?

"Probabilmente perché poi è mancato il salto di qualità da parte del giovane per approdare in Prima squadra. I motivi possono essere vari, possono essere responsabilità nostre così come carenze di tipo caratteriale da parte dell’atleta".

Cambiando completamente argomento e passando al mercato, oltretutto con riferimento ad un atleta assai esperto, la qualificazione della Serbia alle Olimpiadi ha complicato la tempistica per lo status di giocatore italiano di Podrascanin?

"No, non cambia granché. Tutto dipende dai tempi di decisione della Federazione internazionale".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su