REDAZIONE MACERATA

Elezioni comunali Macerata 2020, Parcaroli schiera Albano. Tour allo Sferisterio

Il candidato: "Ha calcato i palchi di tutto il mondo, gli manca la nostra arena. Se vinco canterà qui"

Albano Carrisi con Sandro Parcaroli

Albano Carrisi con Sandro Parcaroli

Macerata, 6 settembre 2020 - Albano Carrisi, turista d’eccezione tra le vie del centro e allo Sferisterio. Il cantautore pugliese è stato accompagnato in una visita alla scoperta delle bellezze cittadine da Sandro Parcaroli, candidato sindaco del centrodestra (che ha promesso che se vincerà le elezioni chiederà ad Albano di fare un concerto a Macerata), dal responsabile cittadino della Lega, Andrea Marchiori e dal commerciante Giuseppe Romano, candidato nella lista alle comunali.

"Conosco Albano da molti anni – spiega Parcaroli –. Circa un mese fa mi chiese di visitare lo Sferisterio ed io, per non scavalcare nessuno, ho fatto in modo che fosse il sindaco Carancini ad accoglierlo e a mostrargli l’arena. Poi, insieme, abbiamo ragionato su possibili collaborazioni e quando ha espresso il desiderio di tornare a Macerata, per fare un sopralluogo, ho organizzato la visita, per i cui ingressi sono stati pagati i biglietti di tutti. Albano ha detto che, dopo aver calcato i palchi dei teatri più importanti del mondo, quello dello Sferisterio gli manca, ragion per cui ha accettato il mio invito a ragionare su una serie di iniziative per il prossimo anno".  

A raccontare la storia dell’arena ad Albano è stato, invece, Andrea Marchiori che sottolinea come l’obiettivo della visita fosse anche "guardare insieme la città dal punto di vista del turista. È arrivata puntuale la conferma che Macerata non valorizza organicamente i suoi gioielli. Insieme ad Albano abbiamo toccato con mano come l’anima autentica della città e dei suoi tesori si colga solo in misura parziale e grazie ai cittadini più che alle istituzioni. Un atteggiamento che testimonia la distanza tra chi programma nelle ‘segrete stanze’ e gli operatori che vivono a contatto con i turisti. Di questo la Lega intende fare tesoro, perché la cultura non la fanno solo le targhe e i musei".