Macerata, 14 febbraio 2023 – Aprivano e chiudevano continuamente attività nel settore tessile e d’abbigliamento per evitare le dichiarazioni fiscali e, attraverso queste operazioni, effettuavano lavorazioni tessili conto terzi. Sono finiti così nei guai, dopo una lunga indagine della Guardia di Finanza, 19 imprenditori che sono stati denunciati.
Dall’intreccio nazionale che ha coinvolto 33 aziende, di cui 17 del Maceratese e alcune della zona di Falconara, nell’Anconetano, si è arrivati al sequestro di circa 3 milioni di euro di beni, portando, attraverso i provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate, alla chiusura di 10 attività e delle rispettive partita Iva, e a un giro di mancati soldi versati allo Stato, per una maxi evasione fiscale, intorno ai 20 milioni di euro.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, ha inoltre accertato la presenza di società ‘cartiere’, ovvero che registravano in contabilità fatture di acquisti relativi a operazioni inesistenti, per abbassare il fatturato e quindi pagare meno tasse. Mosse che poi portavano i responsabili delle aziende a rendersi irreperibili. Tanto che una di queste attività, non più operativa, è risultata anche beneficiaria di 42mila euro, a fondo perduto, dal ‘decreto sostegni’ durante la pandemia.