FRANCO VEROLI
Economia

Le dichiarazioni dei redditi: Camerino spicca per ricchezza. Bolognola il comune più povero

La città ducale ha un imponibile pro capite di 23.005 euro, il centro montano di 14.570. Nelle posizioni di testa anche Macerata, Recanati, Civitanova e Belforte del Chienti

Dichiarazione dei redditi, la classifica dei comuni

Macerata, 27 aprile 2024 – E’ Camerino il comune più ricco della provincia di Macerata, mentre Bolognola è quello più povero. Questo almeno dicono i dati inerenti alle dichiarazioni dei redditi 2023 (quindi riferiti al 2022), quali emergono dalla ormai consolidata indagine della Intwig, società di data intelligence, che ha rielaborato il database ufficiale del Mef (Ministero economia e finanza).

Da questa risulta che nel 2022 la città ducale registra un reddito imponibile pro capite di 23.005 euro, 888 in più rispetto al 2021, una crescita del 4%, in parte riferibile alla presenza dell’università. Bolognola, invece, registra un reddito imponibile pro capite di 14.570 euro, 1.405 in meno rispetto al 2021, un calo drastico dell’8,8%. Dietro a Camerino, in testa alla classifica si posizionano, rispettivamente, Macerata con un reddito imponibile pro capite di 22.636 euro (988 in più sul 2021, + 4,6%), Recanati con un reddito di 21.146 euro (944 in più sul 2021, + 4,7%), Civitanova con un reddito di 21.088 euro (1.303 in più sul 2021, + 6,6%) e Belforte del Chienti con un reddito di 20.756 euro (1.461 in più sul 2021, + 7,6%).

Sul fronte opposto, dopo Bolognola troviamo Monte San Martino, con un reddito imponibile pro capite di 15.085 euro (19 in meno rispetto al 2021, - 0,1%), Monte Cavallo, con un reddito di 15.419 euro (426 in meno rispetto al 2021, - 2,7%), Gualdo, con un reddito di 15.55 euro (1.119 in più, + 7,8%), e Poggio San Vicino, con un reddito di 15.914 euro (576 in più rispetto al 2021, + 3,8%).

Per il resto si oscilla tra i16mila e i 20mila euro, in tutti i casi con un aumento percentuale del reddito disponibile, anche se con valori diversi. Spicca il dato di Sant’Angelo in Pontano, il cui reddito pro capite, 17.512 euro, è cresciuto di 1.852 euro, un incremento dell’11,8%, il più alto della provincia. Seguono Fiastra (18.181euro, 1.620 in più, + 9,8%), Pieve Torina (19.525 euro, + 9,4%), Loro Piceno (18.421 euro, 1.504 in più, + 8,9%), Monte San Giusto (18.925 euro, 1.539 in più, + 8,9%), Corridonia (19.680, 1.502 euro in più, + 8,3%) e Montecosaro (19.232, 1.439 in più, + 8,1%).

E questi sono i Comuni fortunati, visto che negli altri casi la crescita dei redditi non si è tradotta in un vantaggio reale per i cittadini: "Se i redditi sono infatti cresciuti del 4,85%, nello stesso anno l’inflazione era invece schizzata all’8,1%", evidenzia Intwig.

E, poi, come sempre bisogna ricordare che i valori fanno riferimento alla dichiarazione dei redditi e, quindi, conta molto la fedeltà fiscale. Si aggiunga che, trattandosi di valori medi, specie nei piccoli centri, basta la variazione significativa anche di una sola situazione a modificare al rialzo, o al ribasso, la quantità di reddito pro capite.

Il quadro provinciale, in ogni caso, conferma – sia pure con delle eccezioni – che in generale la ricchezza si concentra nella fascia costiero-collinare, e più nei centri maggiori che in quelli più piccoli. E si vede anche che nell’entroterra, dopo il terremoto e la pandemia, alcuni comuni sembrano rialzarsi, mentre altri sono anc ora in forte difficoltà.

Nel 2022 il reddito medio dei contribuenti italiani si è attestato a 21.752 euro, in crescita di 1.007 euro rispetto ai 20.745 euro del 2021. Tra i capoluoghi marchigiani, in testa c’è Ancona, con un reddito imponibile pro capite i 23.618 euro. Seguono Pesaro con 22.798 euro, Macerata con 22.636 euro, Ascoli Piceno con 21.873 euro e Fermo con 19.710 euro.