Recanati (Macerata), 13 dicembre 2024 – La Bieffe di Recanati, industria Grafica, è stata messa in liquidazione. Il giudice Enrico Pannaggi del tribunale di Macerata ha nominato come curatori fallimentari gli avvocati Alessandro Benigni e Andrea Giuliodori che sono già al lavoro, anche per cercare di evitare “periodi scoperti” ai circa 40 dipendenti che resteranno senza lavoro.
Segnali di crisi erano già emersi qualche tempo fa, tanto che a settembre e ottobre i lavoratori non hanno ricevuto la retribuzione e, poi, sono stati posti in cassa integrazione guadagni, con scadenza il prossimo 31 dicembre. “Poi, però, l’azienda ha deciso di portare i libri in tribunale – spiega Paola Marziali della Cgil – e il giudice aveva fissato l’udienza per il mese di febbraio 2025. In questo modo, però, esaurita la cassa integrazione, i lavoratori sarebbero rimasti scoperti, senza alcuna retribuzione”. Così, Cgil e Cisl, hanno chiesto insieme al giudice di anticipare la data.
“La nostra richiesta è stata accolta e l’udienza si è svolta martedì scorso. L’azienda è stata messa in liquidazione. Ora non resta che attendere il lavoro dei curatori nei quali nutriamo fiducia, visto che hanno affrontato in passato situazioni simili in modo molto positivo”.
Il primo passo, anche se sembra brutale dirlo, sarà quello di licenziare i dipendenti. “È un passaggio necessario – spiega la Marziali – perché solo in questo modo i lavoratori potranno accedere alla Naspi, cioè alla disoccupazione. Poi si vedrà, poiché devono anche ricevere le due mensilità arretrate. La nuova udienza è stata fissata per il mese di aprile”.
“Si tratta di una situazione che non era inaspettata – sottolinea Stefano Tordini della Cgil –, ma non per questo è meno preoccupante, visto che in ballo ci sono 40 posti di lavoro. E ciò accade in un contesto provinciale e regionale in sofferenza, come hanno evidenziato dati anche molto recenti, anche in altri settori”.
Come rilevato dalla Cna, nel Maceratese chiudono mediamente otto imprese al giorno, il comparto moda è in affanno, e da più parti si segnalano riduzioni di personale, mentre a livello regionale si registra anche un calo delle esportazioni.