Macerata, 19 luglio 2024 – Tanti selfie all’ingresso dello Sferisterio per la prima di Turandot che dà il via alla 60esima stagione del Macerata Opera Festival. Gli spettatori arrivano mano a mano, ci si ferma all’ingresso, si scambiano due parole. All’ingresso dell’arena ci sono molti stranieri e anche questa presenza fa felice Francesco Acquaroli, presidente della Regione.
“È’ un aspetto fondamentale – spiega – che ci conferma ancora una volta quanto la cultura sia uno strumento efficace e di promozione del territorio”.
L’assessore regionale Chiara Biondi sottolinea l’importanza di questi Festival che riescono ad attrarre molti appassionati. “Il Macerata Opera Festival – dice – è tra le iniziative più interessanti in regione, oltre all’indubbio valore culturale è capace di attrarre molte persone nelle Marche. A ciò aggiungiamo la straordinaria bellezza dello Sferisterio, dichiarato monumento nazionale”. Piano piano arrivano gli assessori e il sindaco, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il vescovo Nazzareno Marconi, il rettore John McCourt, l’imprenditore Adolfo Guzzini, Maurizio Vecchiola, amministratore delegato di Fin Project.
I minuti passano quando inizia a suonare la campanella: lo spettacolo sta per iniziare. La gente prende posto in sala, c’è molto lavoro per le mascherine, si parte con il piede giusto perché l’Arena ha fatto registrare il sold out.
L’ampio palcoscenico dello Sferisterio è riempito da cantanti e dal coro, in arena tutti sono seduti al loro posto e il lungo applauso del pubblico sancisce l’inizio della rappresentazione con la grande foto di Giacomo Puccini proiettata sul muro dietro al palco, le cantanti iniziano a cantare e sul muro sono proiettate le parole in italiano e in inglese. Ha inizio l’opera firmata dal regista Paco Azorin con il maestro Francesco Ivan Ciampa a dirigere l’orchestra con le noti di Puccini che riempiono l’Arena.