CHIARA GABRIELLI
Cultura e spettacoli

Macerata, la scoperta: una necropoli romana spunta a Villa Potenza

I reperti sono emersi durante i l avori per il nuovo campo da rugby. Alla luce una trentina di tombe: risalirebbero ai primi anni dopo Cristo. Allo studio un progetto da 100mila euro per coinvolgere gli archeologi

Tristano Luchetti, Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori nell’area della necropoli

Tristano Luchetti, Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori nell’area della necropoli

Macerata, 12 marzo 2023 – Sono venute alla luce circa trenta tombe romane, finora, è probabile che ne troveremo altre: una scoperta straordinaria e una bellissima notizia per la città". A Villa Potenza, accanto al centro fiere, è spuntata una necropoli romana durante i recenti scavi per la costruzione del nuovo campo da rugby.

Nel nostro sopralluogo di giovedì scorso con gli assessori Andrea Marchiori (lavori pubblici) e Riccardo Sacchi (turismo e sport) e il dirigente dell’ufficio tecnico Tristano Luchetti, abbiamo potuto visionare l’area degli scavi: dentro le trincee, giacciono le tombe, alcune contengono anche due o tre corpi. Una sorpresa che l’amministrazione si è trovata tra le mani e che ha accolto con entusiasmo: i reperti infatti, una volta catalogati, saranno conservati e in futuro forse anche destinati all’esposizione, senza ostacolare i lavori del campo da rugby, che proseguiranno una volta completata l’indagine archeologica.

Le sepolture, che risalirebbero ai primi anni dopo Cristo, si trovano appena sotto il livello del terreno, alcune ad appena mezzo metro di profondità, le trincee sono state decise dalla Sovrintendenza, con scavi, da effettuarsi in più porzioni, lunghi 30 metri, larghi un metro mezzo-due e profondi un metro-un metro e mezzo.

"A breve sarà portato in giunta il progetto di scavo – spiega Luchetti –, dopo l’approvazione sarà affidato l’incarico a società specializzate che si occupano di attività archeologiche, serviranno tra gli 80 e i 100mila euro".

"A Villa Potenza nascerà così una grande area dedicata al tempo libero, tra natura, relax, svago, storia, archeologia e attività sportive, destinata a famiglie, appassionati, turisti, sarà per tutti – sottolineano Marchiori e Sacchi –. Siamo contenti della scoperta. La costruzione del campo da rugby, grazie ai fondi Pnrr, per due milioni e mezzo, rientra infatti in un progetto più ampio di valorizzazione di Helvia Ricina".

Il Comune acquisterà l’area, ora di proprietà dell’Ircr (i lavori in corso adesso si svolgono in convenzione con l’ente). Gli assessori fanno notare che "è importante che sia venuta alla luce una realtà che stava al di là del perimetro delle mura antiche, anche per ricostruire la storia della nostra terra".

L’amministrazione ha già avviato con la sovrintendenza un approfondimento di indagine e darà seguito a tutte le prescrizioni che verranno impartite per la migliore tutela del patrimonio archeologico rinvenuto e la più adeguata programmazione delle opere da seguire. La scoperta quindi non fermerà i lavori, che saranno appaltati subito dopo gli studi archeologici: il progetto per il nuovo campo è già stato realizzato e sottoposto al Coni, che ha dato l’ok, d’accordo anche con la Fir, federazione italiana rugby.

Previsti un paio di mesi per completare la fase di scavi, ricerca, classificazione e rimozione dei reperti rinvenuti, mentre il nuovo campo da rugby dovrebbe essere pronto per il 2024. La nuova area, di 50mila metri quadrati, sarà connessa a quella del vecchio campo, attraverso una pista ciclabile che passerà sotto il ponte Pertini: c’è la volontà di valorizzare anche l’area archeologica esistente, Helvia Ricina, l’idea è di rendere disponibile un viaggio multimediale nell’antica civiltà romana. "Oggi stiamo realizzando quanto promesso nei tempi dati e senza indebitamento per il Comune – spiega Marchiori –, avendo proposto un progetto diffuso per tutta l’area di Villa Potenza e in particolare di Helvia Ricina, siamo riusciti a catturare un finanziamento di due milioni e mezzo, con altri finanziamenti che ci siamo aggiudicati di due milioni andremo a valorizzare l’area archeologica".

"Quest’area è di importanza strategica per la nuova viabilità e perché siamo alla vigilia dell’inaugurazione di un grande polo fieristico e sportivo, un polo che funzionerà da attrattore turistico, sportivo, commerciale – fa notare Sacchi –. Il campo da rugby risponde a due esigenze: sarà un fiore all’occhiello a livello regionale (oltre a Jesi e San Benedetto) e diamo risposta a uno sport che è molto attivo e guarda molto all’inclusione, ad esempio ai diversamente abili".