Nella scelta delle strade da cui iniziare per l’avvio del progetto "Zona 30" non è stata valutata l’incidentalità dell’ultimo triennio, che pure è uno dei requisiti previsti dalla direttiva per la disciplina dei limiti di velocità negli ambiti urbani. Non esistono indicazioni relativamente a questo parametro, nella scheda che il Comune ha utilizzato per decidere la strade in cui cominciare a istituire la delimitazione: il borgo marinaro (zona nord), l’area interna alle mura di Civitanova Alta e, sempre sul colle, anche su viale della Rimembranza e viale della Repubblica, inoltre in via Saragat, a Fontespina, nel tratto compreso tra via Enrico il Navigatore e via James Cook. L’assessore alla mobilità, Roberta Belletti, spiega che "l’intenzione è quella di iniziare per poi ampliare il progetto toccando tutti i quartieri".
Ma intanto l’amministrazione è partita cercando di non scomodare troppo gli automobilisti, perché sia nella città alta che nel borgo marinaro superare la velocità di 30 chilometri orari è quasi impossibile. Poi, per esempio nella zona Shanghai, molte vie sono perfino pedonalizzate. L’unica strada su cui il provvedimento comunale potrà avere un impatto è invece via Saragat, su cui si affacciano anche diversi istituti scolastici, dove gli automobilisti sfrecciano pigiando un po’ troppo sull’acceleratore, motivo per cui sia residenti che genitori degli studenti hanno da tempo chiesto all’amministrazione comunale provvedimenti per garantire una maggiore sicurezza. Dal progetto Zona 30 sono rimaste escluse le strade autodromo, quelle in cui i limiti di velocità non vengono rispettati da nessuno e tra queste viale Vittorio Veneto, viale Matteotti, il lungomare sud e nord, corso Garibaldi, corso Umberto, via Aldo Moro, via D’Annunzio, via Civitanova, via Papa Govanni XXIII soltanto per citarne alcune.