Macerata, 12 febbraio 2022 - Il suo computer e altri oggetti sono stati scaraventati con violenza dalla scrivania sul pavimento dello studio, mentre lei veniva coperta di insulti. Una situazione di violenza, per fare fronte alla quale sono stati chiamati anche i carabinieri di Macerata.
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Vittima di questa aggressione la dottoressa Laura Sarnari, che ha presto il posto di medico di base nell’ambulatorio di via Merelli a Macerata (non lontano dalla clinica Marchetti), lo stesso occupato fino a giugno dell’anno scorso dal compianto Umberto Gentilucci, figura storica della città, di cui proprio ieri è stato celebrato il funerale. A scagliarsi contro la giovane dottoressa è stata una donna di mezza età (operatrice sanitaria) che si era recata nel suo ambulatorio per chiedere la certificazione che la esentasse dalla vaccinazione anti Covid. Ovviamente, per avere la certificazione, che può essere rilasciata dal medico di base oppure da un medico di un hub vaccinale, bisogna che sussistano delle precise condizioni riferite al proprio stato di salute, che siano tali, cioè, da fare ritenere che la somministrazione del vaccino possa costituire un rischio. E ovviamente devono essere documentate.
La dottoressa Sarnari si è strettamente attenuta a quanto previsto dalle norme, chiedendo alla donna la documentazione necessaria, che però questa non aveva. Non c’erano, dunque, le condizioni per il rilascio del certificato di esenzione. A raccontare i fatti è la stessa dottoressa Sarnari. "Giovedì mattina, ero in ambulatorio con un paziente in visita. La porta era chiusa – dice –. Questa donna è entrata senza bussare, e già questo evidenziava che era già piuttosto agitata. Mi ha chiesto di avere il certificato di esonero, ma non aveva portato la documentazione necessaria, dunque non potevo certo rilasciarlo. Al mio diniego è andata su tutte le furie, ha dato in escandescenza. Urlando non capivo bene che cosa, come una furia ha cominciato a buttare a terra lo schermo del computer e altri oggetti che erano sulla scrivania e lanciandomi addosso dei pezzi di arredo". Fortunatamente, però, la dottoressa non era sola. Non c’era soltanto il paziente all’interno dello studio, ma anche un informatore medico – scientifico e altre persone nella sala d’attesa. Visto quanto stava accadendo, sono stati chiamati i carabinieri.
"Ovviamente mi ero un po’ spaventata. Si era creata una situazione di disagio e di tensione – prosegue la dottoressa Sarnari –. Poi la cosa è finita senza altre conseguenze, a parte il mio studio devastato. Però non si sa mai in certi contesti come possono evolvere le cose. Non so che cosa sarebbe potuto accadere se fossi stata da sola in ambulatorio". Dunque, tutto è tornato a posto, ma si tratta di un grave episodio. "Ancora non ho deciso se sporgere denuncia – spiega la dottoressa Sarnari –. Di certo non cerco risarcimenti o cose del genere. Ma è inaccettabile che accadano fatti come questi, cioè che chi rifiuta la vaccinazione ricorra a comportamenti violenti e offensivi. Una deriva a cui va posto un argine e spero che questa mia testimonianza possa dare un contributo in tale direzione. Se sporgerò la denuncia, lo farò per questo".