Finalmente a casa la coppia di recanatesi bloccata da Ferragosto a Madeira, in Portogallo, insieme a circa altri 200 italiani, dopo la cancellazione del volo per l’Italia a causa del forte vento che ha colpito l’isola portoghese. Si tratta di Alessandro Menghini e della sua compagna Rachele Micucci che, partiti il 6 agosto per un tour in Portogallo, sono riusciti a far rientro in Italia solo alle 19.30 di domenica.
"Noi dovevamo rientrare in Italia il 15 agosto con un volo in partenza alle 11 di mattina – racconta Alessandro Menghini –. Quando siamo andati in aeroporto, l’orario della partenza è stato spostato prima alle 15 e poi alle 19, e infine il volo è stato cancellato e riprogrammato per il giorno dopo alle 13. La cosa grave è che la compagnia aerea, la WizzAir, non ci ha dato alcuna assistenza e in aeroporto non c’era un help-desk a cui rivolgerci".
Menghini, con grande spirito organizzativo, è riuscito a prenotare una stanza in albergo in attesa del volo del giorno dopo, che però non c’è stato. "La compagnia con un messaggino al cellulare ci ha avvertito del nuovo annullamento del volo, spiegandoci che potevamo fare richiesta di rimborso attraverso l’app. Noi siamo ritornati in albergo, che nel frattempo avevo prenotato per precauzione sino al 20 agosto: avevamo fatto anche un po’ di spesa che abbiamo lasciato in camera. Inoltre ho anche prenotato un volo con un’altra agenzia per il 21 perché prima non era possibile, sempre a causa del forte vento. Sarebbero stati altri 1.700 euro di volo e per fortuna ho fatto in tempo ad annullare la prenotazione. Mi ero pure finito i vestiti puliti e ne ho dovuti acquistare altri nuovi".
I circa 200 italiani bloccati a Madeira, che avevano nel frattempo costituito fra loro un gruppo WatsApp per scambiarsi informazioni, hanno quindi contattato la Farnesina che è riuscita a imporre alla compagnia di far partire un volo speciale per garantire il rientro di tutti i 200 italiani. "Per fortuna – commenta Menghini – le istituzioni si sono mosse molto bene e hanno risolto egregiamente la situazione. Alle 3 di notte di domenica WizzAir con un’email ci ha invitato a presentarci la mattina dopo con le carte d’imbarco. Dei 200 italiani ne sono rimasti a terra una ventina e sono quelli che, nel frattempo, avevano chiesto il rimborso e così non sono potuti salire a bordo. La compagnia mi ha garantito il pieno rimborso di quanto abbiamo speso in più, oltre mille euro fra trasporti e albergo. Mi auguro che sia seria e non ci costringa a fare ricorso. Ora siamo a casa per fortuna, e stiamo recuperando un po’ di serenità".
Asterio Tubaldi