"Ultimamente no. Ma nel corso degli anni, purtroppo, anche a me sono capitate donne che subivano violenza dai mariti o compagni che fossero. Rispetto a episodi del genere non ci possono essere esitazioni: bisogna intervenire subito e denunciare". Romano Mari, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Macerata ritiene inconcepibile e inaccettabile la violenza contro le donne, tanto più quando questa – come nella maggior parte dei casi – venga esercitata dal partner.
"Capisco che non è facile, ma le donne, e chiunque venga a conoscenza di episodi di violenza nei loro confronti, devono denunciare - aggiunge Mari -. Diversi anni fa, mi accorsi da una serie di cose che una donna, madre e moglie, veniva picchiata. Ho subito cercato un confronto, non facile, visto che non riusciva a dire quello che subiva. In qualche modo, però, mi ha fatto capire che avevo visto giusto, confermando i miei sospetti. Ho quindi stilato un referto in cui evidenziavo che le lesioni rilevate erano compatibili con quelle procurate da percosse, documento che ho inviato anche all’autorità giudiziaria. Ricordo che chiamai anche il marito. La moglie, però, alla fine non volle sporgere querela". Quanto le situazioni possano essere complicate, però, lo dimostra anche un altro caso, più recente. "Riguarda una coppia straniera, molto giovane - afferma Mari -. La donna lavorava come commessa in un negozio qui a Macerata, città in cui si era ambientata e dove diceva di trovarsi molto bene. Anche in relazione al suo lavoro indossava abiti curati e rispondenti al ruolo, e prestava attenzione alla cura del suo corpo. Per il suo compagno questo modo di fare era inaccettabile, e sfogava la sua rabbia picchiando la donna". "In questo caso – sottolinea Mari – è stata la donna stessa a ’confessarmi’ quello che accadeva in casa. Naturalmente le dissi che non doveva più sopportare una situazione del genere, che non poteva più tacere. Le consigliai di sporgere denuncia. Mi disse che l’avrebbe fatto. Poi, però, non l’ho più vista. Non molto tempo dopo ho scoperto che non solo non lavorava più come commessa in negozio, ma che addirittura, insieme al suo compagno aveva lasciato Macerata".
Un caso in cui emerge la difficoltà da parte della donna, specie laddove sono presenti contesti frutto di tradizioni radicate, ad affrancarsi dall’uomo, anche quando è violento. "Negli ultimi anni, almeno per quanto mi riguarda, fortunatamente non ho avuto più casi del genere conclude Romano Mari -. E’ necessario però continuare a portare avanti ogni iniziativa per contrastare la violenza contro le donne. Domani sarò a Roma per partecipare all’assemblea dell’Enpam (l’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri). Sulla mia giacca ci sarà il fiocco rosso simbolo di molte campagne contro la violenza di genere". E’ uno dei diversi "nastri della consapevolezza", con i quali si intende richiamare l’attenzione su una causa per la quale combattere: è quello che Mari intende continuare a fare, a fianco delle donne.