FRANCO VEROLI
Cronaca

Visite ed esami a ostacoli: "Costretti a scegliere i privati"

Sanità, il caso di un pensionato maceratese che chiedeva due appuntamenti "Elettrocardiogramma a Fano e visita cardiologica a Grottammare".

Sanità, il caso di un pensionato maceratese che chiedeva due appuntamenti "Elettrocardiogramma a Fano e visita cardiologica a Grottammare".

Sanità, il caso di un pensionato maceratese che chiedeva due appuntamenti "Elettrocardiogramma a Fano e visita cardiologica a Grottammare".

"I tempi di attesa sono sicuramente un problema molto serio. Ma non il solo. L’impressione è che si tenda a fissare appuntamenti che possiamo definire scomodi o complicati, scoraggiando il cittadino. A questo punto è legittimo il sospetto che si voglia – di fatto – trasferire la diagnostica, su cui il sistema sanitario pubblico dovrebbe fare la parte del leone, ai privati". Romina Maccari, segretaria dello Spi Cgil di Macerata, approfondisce il quadro sulle liste d’attesa in sanità, così come emerge anche dalle testimonianze dirette dei cittadini che il sindacato ha deciso di raccogliere.

"Sui tempi la situazione non migliora, anzi. Una pensionata – racconta Maccari – si è sentita rinviare sine die la prenotazione per un esame mammografico, perché le è stato detto che al momento le liste sono bloccate. Un lavoratore 40enne che doveva prenotare una visita cardiologica e un esame elettrocardiografico, è riuscito a fissare gli appuntamenti nei tempi previsti, ma in giorni diversi. A un pensionato, dovendo fare anche lui una visita cardiologica e un esame elettrocardiografico, sono stati proposti due appuntamenti: l’elettrocardiogramma a Fano e la visita cardiologica a Grottammare. Tranne che per il caso della mammografia, negli altri due casi i cittadini si sono rivolti, naturalmente a pagamento, a strutture private". Secondo la segretaria dello Spi Cgil, è del tutto evidente che se l’erogazione della prestazione crea un disagio o difficoltà i cittadini cercano di arrangiarsi in altro modo. Ma così non va: il diritto alla salute è sancito dalla costituzione e questo deve essere garantito dal Servizio sanitario nazionale, universalistico e solidaristico. Poi, se qualcuno vuole liberamente rivolgersi al privato, nessun problema, ma non può esservi costretto, pagando, perché il pubblico abdica alla sua funzione. "Un altro caso riguarda due pensionate che dovevano sottoporsi a visita dermatologica. Si sono presentate per la prenotazione nella stessa settimana, con la variabile che a una, residente nell’entroterra, è stato proposto un appuntamento a Civitanova, a un’altra, residente a Montecosaro, a Camerino. Siamo in presenza di una situazione drammatica. Chiediamo con la massima determinazione che la Regione si assuma le proprie responsabilità e ponga fine a questa vergogna, garantendo risorse adeguate e soluzioni concrete per risolvere i problemi della nostra sanità, a partire dall’abbattimento dei tempi delle liste d’attesa".