Un gran successo di pubblico e critica ha animato i sei mesi di permanenza della mostra "Vis-à-vis. Ritratti moderni e contemporanei" ai musei civici di palazzo Buonaccorsi. Allestita dal 29 giugno 2024 e giunta ormai alla chiusura delle porte attesa per domani, l’esposizione ha totalizzato ben 12.000 visite, corollate da luglio a dicembre 2024 da laboratori, visite guidate, conferenze e talk dedicati a curiosi, bambini e famiglie.
Il percorso espositivo, curato da Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci, ha accostato oltre 60 opere di maestri del passato e artisti del presente, italiani e internazionali, con l’obiettivo di offrire una riflessione inedita sulla ritrattistica settecentesca e contemporanea. "Una mostra che abbiamo voluto fortemente, nonostante fossimo consapevoli della sfida di proporre un modo alternativo di fruire il museo e di percepire il valore del patrimonio antico in dialogo con le forme di espressione più contemporanee provenienti dalle migliori gallerie e collezioni italiane – commenta l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta –. Un lavoro complesso, lungo e che ha coinvolto tante professionalità, fatto grazie a un lavoro di squadra tra istituzioni pubbliche e private. L’augurio è che l’attenzione che si è accesa sul nostro museo possa continuare a instaurare collaborazioni e progetti per il futuro".
In occasione del finissage dell’esposizione "Vis-à-Vis. Ritratti moderni e contemporanei", domani a palazzo Buonaccorsi avrà luogo il "Fotomobil Call for Models | Diventa protagonista di una nuova opera d’arte!", progetto artistico a cura del fotografo Fabrizio Centioni di Fotomobil che ha permesso agli interessati di candidarsi in una call aperta. I ritratti selezionati del progetto saranno esposti, dal 18 gennaio al 16 febbraio, nella mostra fotografica sulla figura umana "La cattura lenta di un istante" con scatti di Fabrizio Centioni ed Enrico Maria Lattanzi: curata da Vincenzo Izzo, docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Macerata, e aperta dal 18 gennaio al 16 febbraio, la mostra verrà allestita al museo Ghergo di Montefano - dove sono ospitate opere di Arturo Ghergo e vi sono strumenti di lavoro in spazi che celebrano la fotografia regionale e nazionale.
Martina Di Marco