di Asterio Tubaldi
Sempre più in sofferenza l’organico della Polizia municipale di Recanati. Il personale in divisa strutturato, cioè assunto a tempo indeterminato, oggi è di appena dieci unità, oltre alla comandante Gabriella Luconi, che si trova spesso, proprio a causa di questa carenza di personale, a fare servizio di strada. In questi ultimi giorni hanno terminato il lavoro due vigili assunti a tempo determinato per la stagione estiva e un terzo è in scadenza il 15 novembre. Il sindaco Bravi assicura che entro pochi giorni sarà pubblicato un bando per l’assunzione di un nuovo agente, con la costituzione di una graduatoria dalla quale successivamente attingere. Un organico, comunque, così risicato non s’era mai registrato. Negli anni passati, quando si parlava di personale in servizio nell’ordine di 16 o 17 unità, già se ne denunciava la carenza per un Comune, come Recanati, con una popolazione di circa 21.000 abitanti. Infatti, secondo i parametri dettati dalla legge regionale, i comuni sopra i 20.000 abitanti dovrebbero avere in servizio un addetto ogni mille residenti. Fatti i conti, Recanati avrebbe dovuto avere 21 agenti in divisa: oggi ce ne sono la metà. Ecco perché poi, per garantire il servizio per strada, lo sportello al pubblico è aperto solo due giorni a settimana, il lunedì e il giovedì, sempre che non intervengano emergenze per via di incidenti stradali da rilevare. A Porto Recanati, che ha una popolazione di circa 13.000 abitanti, l’organico conta 12 addetti (sino a pochi mesi fa ne erano 13, prima della morte di una agente in servizio da circa 20 anni). Ma la matematica cozza spesso con altre variabili. Ad esempio Porto Recanati deve fare i conti con un incremento particolare della popolazione nel periodo estivo, difficilmente affrontabile anche con l’assunzione di qualche vigile urbano stagionale. Poi, ci sono le contravvenzioni il cui numero comporta un carico di lavoro per le notifiche diverso a seconda, appunto, del numero delle sanzioni elevate. La famigerata Ztl di tre anni fa aveva fatto schizzare alle stelle non solo il numero delle contravvenzioni, ma anche l’attenzione, persino, dei media nazionali. Risultato? Un carico di lavoro per gli addetti al servizio notevole. A Recanati l’anno scorso l’introito complessivo per le contravvenzioni è stato di circa 682.000 euro e la parte del leone sicuramente la fa l’autovelox di Romitelli. Si comprende bene, quindi, che se il Comune non corre ai ripari, rafforzando il suo corpo di polizia, avrà sempre meno agenti per strada e, quindi, meno contravvenzioni, tanto più che c’è stato un aumento esponenziale degli incidenti stradali.