MARTINA DI MARCO
Cronaca

Università occupata per la Palestina. I manifestanti contestano il rettore

Blitz del Collettivo Depangher a Filosofia. McCourt ai dimostranti: "Quanti di voi sono veri studenti?"

Università occupata per la Palestina. I manifestanti contestano il rettore

Università occupata per la Palestina. I manifestanti contestano il rettore

"Per la Palestina giustizia e libertà, fuori Israele dall’università", questo lo slogan dei manifestanti nella giornata di mobilitazione di ieri a Macerata. Tra opere di denuncia affisse per i corridoi della facoltà di Filosofia, espressioni della mostra "Art for Palestine" curata da Testi manifesti & Tinals e Arci Macerata, e dibattiti sulla questione politico-economica che lega Italia e Israele, il collettivo Depangher con studenti e studentesse di Unimc ha alzato la propria voce in favore della rottura degli accordi accademici con le istituzioni israeliane.

"Proponiamo con rabbia e determinazione una mobilitazione ormai globale – spiegano i manifestanti – per spronare allo stop degli accordi con facoltà israeliane che sostengono attivamente il genocidio in Palestina. Il comportamento nei confronti della popolazione palestinese non può più essere tollerato, come la finta distanza da parte dell’università". In collegamento online durante il dibattito anche Rossana De Simone, autrice del libro "La catena dell’impunità", che spiega: "L’accordo da contestare è quello di cooperazione nel campo della ricerca industriale, scientifica e tecnologica. La partecipazione in tal senso delle università ad accordi con Israele è oggetto di discussione a livello europeo. Lo scambio con Israele non è più soltanto commerciale o universitario, ma a tutti gli effetti politico, per questo è necessario interrompere ogni accordo che possa finanziare Israele a livello militare". Invitato al confronto, il rettore John McCourt non si è tirato indietro, nonostante il suo intervento sia stato interrotto e contestato dai manifestanti. A loro il rettore si è rivolto con una domanda: "Quanti di voi sono iscritti all’Università di Macerata?", visto che tra i contestatori c’erano anche persone estranee all’ateneo. "La nostra università si concentra su studi umanistici e scienze sociali, non ha quindi a che fare con i risvolti militari – ha dichiarato McCourt –. Il nostro solo accordo, al momento sospeso, è tra la facoltà di Scienze della formazione e l’università palestinese Al-Quds, in un progetto che lavora per l’inclusione e la formazione di bambini e ragazzi di Gaza nelle scuole. Unimc partecipa poi a un progetto europeo che prevede la presenza di un’università israeliana tra i collaboratori, ma con la quale non abbiamo accordi diretti. L’università deve rimanere un luogo di confronto e dialogo aperto, soprattutto con parti dal pensiero differente". Una spiegazione che non ha soddisfatto gli studenti e le studentesse presenti, che hanno occupato Filosofia in segno di protesta.