Unimc, opere d’arte umoristica in mostra per lo Humanities festival

Una mostra retrospettiva della Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte di Tolentino al Macerata Humanities Festival riflette con ironia sul tema della pace e della giustizia nel mondo. Opere di artisti provenienti da paesi in guerra o con limiti alla libertà esposte con significato.

Unimc, opere d’arte umoristica in mostra per lo Humanities festival

Una mostra retrospettiva della Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte di Tolentino al Macerata Humanities Festival riflette con ironia sul tema della pace e della giustizia nel mondo. Opere di artisti provenienti da paesi in guerra o con limiti alla libertà esposte con significato.

L’arte umoristica non strappa una risata fine a sé stessa, di pura e spensierata allegria; il suo fine è quello di far riflettere, con bonaria irrisione, sulle vicende storiche, sui pregiudizi e sulle tragedie umane. Per questo la presenza all’interno del Macerata Humanities Festival di una piccola mostra retrospettiva delle 32 edizioni, fin qui svoltesi, della "Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte di Tolentino" è pienamente in linea con il tema dell’iniziativa promossa da Unimc. Le opere esposte nel cortile della sede universitaria di via Garibaldi sono un modo per leggere con sana ironia il tema del festival, "Scoprire la Pace. Percorsi di giustizia per la guarigione del mondo". Nel selezionare le opere tra le migliaia conservate nel Museo dell’Umorismo di Tolentino, i curatori della mostra hanno probabilmente avuto l’imbarazzo della scelta. Durante la cerimonia di inaugurazione del festival, nel rispondere al saluto del rettore John Mc Court, il sindaco Mauro Sclavi ha ricordato come la maggior parte di opere su questi temi vengano solitamente presentate da artisti di paesi in guerra o di nazioni dove la libertà è fortemente limitata e dove la giustizia fatica ad imporsi. Alcune volte, sono stati proprio questi autori a risultare vincitori della Biennale di Tolentino. Tra le opere esposte, particolarmente significative quelle del turco Gumus Musa, "Escape", che vinse la Biennale nel 2013 e quella del giapponese Ohmura Izunmi, "Bambini contro la guerra" (1995). Presenti anche le caricature di due paladini della difesa dei diritti civili, Gandhi e Mandela. Furono presentate alla Biennale di Tolentino, rispettivamente nel 1995 e nel 2015, dall’italiano Enrico Maffiotti e dal cinese Zhu Zizun.

a. f.