Una vita in prima linea. Il caporeparto Scuffia saluta i vigili del fuoco

Il caporeparto Alberto Scuffia conclude dopo 34 anni di servizio come vigile del fuoco a Macerata, con numerose missioni di soccorso alle spalle. Lascia un segno indelebile nella sua "grande famiglia" di colleghi e cittadini.

Il 31 luglio è stato l’ultimo giorno di servizio con i colleghi del turno della caserma dei vigili del fuoco di Macerata, dopo ben trentaquattro anni, per il caporeparto Alberto Scuffia. Una vita dedicata al soccorso, con umanità e dedizione. Le esperienze per lui non sono di certo mancate, che fra l’altro tuttora è anche allenatore di calcio nelle giovanili di ragazzi e ragazze. Nel corso dei molti anni di servizio al Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha partecipato a molteplici missioni di soccorso: il terremoto Marche-Umbria nel ‘97, il terremoto de L’Aquila nel 2009, la nevicata del 2012 a Pesaro Urbino, il terremoto di Arquata nel 2016, l’alluvione a Senigallia nel 2022, l’alluvione in Toscana nel 2023, solo per citarne alcune. Trentaquattro anni nel corpo iniziati a Verona passando per Ancona e terminati a Macerata, in un meraviglioso viaggio in cui ha incontrato le vite di migliaia di persone, colleghi e soccorsi, e dove in ognuna ha lasciato un po’ di sé, un po’ di quell’orgoglio per l’onore di far parte della realtà dei pompieri. Ieri ha chiuso la sua lunga carriera con un intervento di incendio tetto dove è avvenuto casualmente l’incontro con un collega con cui aveva iniziato la propria carriera. Un cerchio che si chiude per Scuffia, rimasto nel cuore di colleghi e cittadini. Festa grande per il traguardo raggiunto. Ma, seppur in meritato riposo, Scuffia sicuramente continuerà a vivere al fianco di questa "grande famiglia", magari con l’associazione Vigili del fuoco in pensione.