GIUSEPPE POLI
Cronaca

Una lavatrice di denaro: "Prestanome e negozianti, coinvolti anche gli italiani"

Il comandante Altiero: reinvestivano in attività apparentemente lecite "Ci siamo trovati davanti ristoranti, concessionarie di auto e immobili".

Una lavatrice di denaro: "Prestanome e negozianti, coinvolti anche gli italiani"

Il comandante Altiero: reinvestivano in attività apparentemente lecite "Ci siamo trovati davanti ristoranti, concessionarie di auto e immobili".

Sarebbero una quarantina gli italiani coinvolti in operazioni illecite, come ha spiegato ieri il comandante della Guardia di Finanza Marche, il generale Nicola Altiero: "Prestanomi, operatori commerciali e bancari ma anche semplicemente persone che hanno fornito la propria identità per un lasso di tempo minimo, semplicemente per rendersi intestatari di codici Iban, di un documento commerciale, o di una fattura relativa a operazioni inesistenti". Ecco dunque, che la frode fiscale internazionale cinese sarebbe stata favorita anche da italiani. Il comandante Altiero ha spiegato anche un altro aspetto rilevante, cioè il reinvestimento del denaro sul territorio italiano: "Siamo in presenza di quella che è la vera infiltrazione della criminalità economica nell’economia legale, cioè la possibilità che i proventi dell’attività illecita non necessariamente prendano la via della madre patria, ma vengano reimpiegati all’interno di un circuito legale, con una sorte di effetto moltiplicatore – ha detto il comandante regionale delle Fiamme Gialle –. È la nuova frontiera, la possibilità di reinvestire secondo le classiche tecniche del riciclaggio dei proventi illeciti nel creare società di parvenza apparentemente lecite con le quali poter demoltiplicare i proventi".

Ed è quello che – secondo la Finanza "è avvenuto con questa realtà, quindi attività di ristorazione, concessionari di auto, acquisti di immobili, e quello cui ci siamo trovati di fronte. Un aspetto importante: il contante è volatile e quindi la necessità di avere disponibilità contanti viene ridotta ai minimi termini, perché il contatto può essere oggetto di sequestro o anche di furto". La banca occulta, la lavatrice di denaro camuffata da agenzia di viaggi o da distributore all’ingrosso: "In quest’indagine c’è una presenza ingombrante, l’underground banking, di matrice cinese – ha aggiunto il comandante Altiero –. È già il secondo caso nel 2024, una mega lavatrice di denaro di provenienza illecita. Tre sportelli bancari individuati, mascherati. Lo scopo era quello di raccogliere, stoccare e smistare denaro di provenienza illecita. Abbiamo ricostruito transazioni finanziarie per oltre tre miliardi di euro". Un’operazione che è un punto di partenza, non di arrivo: "Adesso l’attività investigativa del comando provinciale e del nucleo di polizia economico e finanziaria di Ancona cercherà di ricostruire i flussi finanziari – ha concluso il comandante della Guardia di Finanza marchigiana –, per delineare esattamente dove sono confluiti i proventi e i prodotti dell’attività illecita".