ALESSANDRO FELIZIANI
Cronaca

"Un viaggio nel ritratto". La mostra al Buonaccorsi

"Cortocircuito" tra artisti di epoche diverse: inaugurata l’esposizione Vis-à-Vis "Vogliamo porre la città in una dimensione culturale nazionale e internazionale".

"Un viaggio nel ritratto". La mostra al Buonaccorsi

"Un viaggio nel ritratto". La mostra al Buonaccorsi

Allestire una mostra in un museo può sembrare un’operazione assai semplice, ma allestire un percorso espositivo all’interno di musei di diversa tipologia, benché comunicanti tra loro, è un’operazione culturale che va ben oltre l’esposizione di opere. È un tentativo di creare una sorta di cortocircuito tra artisti di epoche diverse impegnati in un genere figurativo comune, in questo caso il ritratto, mostrando l’evoluzione dell’arte nel tempo. Può essere cosi sintetizzata la mostra "Vis-à-vis, ritratti moderni e contemporanei" inaugurata ieri pomeriggio dal sindaco Sandro Parcaroli a Palazzo Buonaccorsi di Macerata. L’esposizione si snoda in tutti gli ambienti espositivi del palazzo, dalle sale al piano terra dedicate alle mostre temporanee, fino al museo d’arte antica, alla pinacoteca d’arte moderna e perfino al museo della carrozza.

Curata da Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci per conto dei Musei Civici di Macerata, "la mostra – ha sottolineato l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta – è l’espressione di un progetto culturale in cui l’amministrazione comunale ha creduto, convogliandovi ogni sforzo organizzativo, per porre una città di provincia che vanta un enorme patrimonio artistico, ma con risorse economiche mai sufficienti, in una dimensione culturale nazionale e internazionale". Il dialogo tra artisti ed epoche diverse è il filo che guida il visitatore in tutto il percorso espositivo, a iniziare dall’ingresso, dove sono posti, uno di fronte all’altro, due significativi dipinti, entrambi identitari delle rispettive epoche: l’autoritratto del marchigiano Carlo Maratta (sec. XVII) e il ritratto di Van Gogh realizzato nel 2011 dall’artista di Morro d’Alba Enzo Cucchi. Subito dopo si trovano le opere settecentesche di Pier Leone Ghezzi, pittore romano di sangue marchigiano, autore del celebre ritratto del prelato maceratese Gabriele Filippucci (vedi box in questa pagina), accanto a ritratti e autoritratti di autori contemporanei italiani e stranieri. Oltre a Ghezzi e Maratta, la ritrattistica marchigiana del Settecento è documentata dalle opere dei pittori fanesi Sebastiano Ceccarini e Carlo Magini, i cui dipinti sono in relazione con quelli di numerosi artisti contemporanei e di alcuni autori del ‘900, quali Luigi Bartolini, Aligi Sassu, Osvaldo Licini. "L’accostamento di maestri del Settecento, secolo d’oro della ritrattistica marchigiana, ad artisti contemporanei, ha richiesto un completo riallestimenti dei nostri musei – ha dichiarato Giuliana Pascucci, curatrice della mostra, ma anche responsabile scientifica di Palazzo Buonaccorsi – e ciò lo abbiamo affrontato con inevitabile rischio, ma anche con l’audacia che ha sempre contraddistinto Macerata nel campo dell’arte, dalla prima mostra organizzata da Ivo Pannaggi nel 1922, a quella del 1948 dedicata a Scipione, fine alle iniziative degli Amici delle Brigata dell’Arte tra gli anni ‘50 e ’70". La mostra a Palazzo Buonaccorsi rimarrà aperta per un lungo periodo, fino al 12 gennaio 2025.