Un tempo fuori dal tempo, le opere di Marchionni in mostra

La personale di Roberto Marchionni al Laboratorio 41 presenta una quarantina di opere astratte e figurative, influenzate dagli anni '70 e '80. I quadri raccontano un tempo senza tempo, con simboli come l'occhio e la spirale. Marchionni si ispira a Gesù Cristo e integra frasi poetiche nelle sue tele, creando un segno leggero ma potente, secondo Giovanni Prosperi.

Un tempo fuori dal tempo, le opere di Marchionni in mostra

Roberto Marchionni davanti a una sua opera

Sarà aperta fino al 15 ottobre al Laboratorio 41 in via Pacea la personale di Roberto Marchionni. Nella galleria appaiono una quarantina di quadri tra l’astratto e il figurativo, perlopiù prodotti tra gli anni ‘70 e ‘80. Le opere illustrano il percorso artistico dell’autore: Marchionni racconta che "i quadri parlano di un tempo fuori dal tempo. Molti pezzi hanno segnato l’anno ‘55, quello della mia nascita". I suoi segni su tavole, stampe e tele sono essenziali, minimali. A lavorare nello spettatore è il concetto: come scrisse di lui Giovanni Prosperi, "Marchionni è un artista di difficile cattura: esteta pragmatico teologico". Si scorgono nelle opere moltissimi simboli: l’occhio, la spirale. Marchionni descrive le opere dividendole in serie, piccoli frammenti dove le figure, composte di tratti leggeri, talvolta minimi, raccontano del rapporto col tempo e con se stesso. "Mi ha segnato molto l’operato di Gesù Cristo, il più grande rivoluzionario della storia, che dà origine a larga parte della simbologia di questi quadri", racconta. Nei pezzi esposti si leggono frasi che diventano parte integrante delle tele: dai versi di Sandro Penna a idee filosofiche, la scrittura si rivela parte integrante della poetica di Marchionni. Prosperi scriveva che "il suo segno è leggero come quello di Matisse e forte come quello di Picasso".

Lorenzo Fava