Quartiere San Biagio-Cazzaniga, oltre 16mila abitanti per un quartiere residenziale con negozi, supermercati, ospedale e servizi sanitari. Ma dispone di un solo bancomat. E se per caso lo sportello è fuori uso, può essere difficile anche fare la spesa o bisogna andare in centro a Monza a prelevare. È vero che le direttive internazionali spingono al pagamento elettronico, ma è successo anche che per diversi giorni i dispositivi Pos di Monza fossero fuori uso. I cittadini chiedono che siano istituiti altri sportelli bancomat nella zona, come esistevano fino a pochi anni fa. Nei giorni prima di Natale lo sportello di via Boito è stato preso d’assalto non solo dai residenti della zona, ma anche da coloro che venivano a Monza per lo shopping, dai comuni confinanti, con code di auto in doppia fila per prelevare.
"Il bancomat è utile – fa notare Maurizio Casadei –, se si rompe o è fuori servizio durante il fine settimana è un guaio e bisogna per forza andare in centro. Oltre al bancomat dovrebbero rimettere un panettiere. Lungo tutta via Boito non c’è più il prestiné". Di parere contrario Pasquale Nigro: "Io non uso più il contante, anche per prendere il caffè o prendono il bancomat o un altro circuito elettronico o altrimenti arrivederci. Piuttosto sarebbe urgente che nel quartiere ritornasse una latteria. Era un servizio utile e anche un punto di aggregazione". Qualche piccolo negozio non prende il bancomat: "Il bancomat ci vuole – dice Rocco Intoccia, giornalaio –, se si guasta è un problema. Per fortuna i miei clienti sanno che devono venire da me con i contanti e qualche spicciolo ce l’hanno sempre".
Cristina Bertolini